TREMATE, LE PICCOLE DONNE SON TORNATE
Come sono le Piccole donne ai tempi del #MeToo? E come verranno accolte oggi? La storia delle sorelle March, con la proto femminista Jo e le loro avventure durante la Guerra di secessione americana, aveva già ispirato cinque adattamenti cinematografici: due film muti (nel 1917 e nel 1918) e tre lungometraggi hollywoodiani (1933, 1949 e 1994). Oggi in tv, su Sky Uno, è in onda una nuova miniserie di tre episodi prodotta da Bbc One, in una versione che promette di essere la più fedele al romanzo di Louisa May Alcott del 1868. L’autrice delle nuove Piccole donne è Heidi Thomas, famosa per la scrittura di storie femminili (sua è, tra le altre, la serie L’amore e la vita - Call the Midwife, su un gruppo di levatrici nei quartieri poveri di Londra negli anni ’50 e ’60). L’obiettivo di Thomas era quello di restituire dignità e spazio ai personaggi che tradizionalmente, nelle altre trasposizioni, erano relegati ai margini della storia. E così, nelle tre ore della miniserie non ci sono solo Jo e la sua lotta per l’emancipazione. Ma ecco anche Meg e la sua invidia, Beth e le sue paure, Amy e la sua vanità, la madre Marmee e i suoi tormenti. Con una scrittura che mira a rendere la complessità dei personaggi. «Quando ho cominciato a scrivere la sceneggiatura, mi sembrava che le sorelle March fossero mie amiche intime», ha raccontato Thomas. «Ma poi mi sono resa conto che le conoscevo appena». A interpretare Jo, Meg, Beth e Amy sono attrici semi sconosciute, tra le quali, al suo debutto, c’è Maya Hawke, figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke, nel ruolo di Jo. Per i personaggi maturi, invece, il cast è stellare. Emily Watson è la perfetta mamma Marmee, la «signora in giallo» Angela Lansbury è la brillante e divertente zia March e l’ex Albus Silente Michael Gambon veste i panni del ricco Mr. Laurence.