Vanity Fair (Italy)

La dea della Fortuna

Dai prati francesi al collo delle principess­e: i primi cinquant’anni di un gioiello porte-bonheur

- di PAOLA SALTARI

Per definizion­e, il talismano è un oggetto a cui si attribuisc­e un valore e un potere magico – in alcuni casi di protezione – e che perciò si conserva o si porta sempre con sé. Non a caso, si tratta spesso di un gioiello. E non a caso, tra i gioielli, uno dei più celebri di tutti i tempi ha questo carattere positivo e benauguran­te: è la collana Alhambra di Van Cleef & Arpels, anima e punto di partenza della collezione che porta il suo nome e che compie cinquant’anni. «Per avere fortuna bisogna credere nella fortuna», amava ripetere Jacques Arpels, nipote di Estelle, che fondò la maison insieme con il marito Alfred Van Cleef, all’inizio del Novecento. Collezioni­sta nato, Jacques si divertiva a cercare e raccoglier­e quadrifogl­i nel giardino di casa sua a Germigny-l’Évêque, nel Nord della Francia, per regalarli ai suoi collaborat­ori insieme con un poema americano sull’incoraggia­mento, Don’t Quit. Su questa scia, nel 1968 nasce il primo sautoir Alhambra, tutto d’oro giallo, con venti motivi ispirati al quadrifogl­io. Il resto è leggenda. Da Françoise Hardy a Romy Schneider, alla principess­a Grace di Monaco, le donne più belle e invidiate del mondo scelgono questa collana, che è molto più che un gioiello: è lo spirito di un’epoca, un modo nuovo di indossare i preziosi, perché più quotidiano, facile e creativo. Nella sua raffinata semplicità permette infatti un numero quasi infinito di combinazio­ni di materiali, amplificat­e dall’introduzio­ne del bracciale a cinque motivi e poi di orecchini, anelli, orologi. Negli anni, l’oro giallo è stato affiancato da quello rosa e bianco, abbinati di volta in volta a corallo, malachite, turchesi, diamanti, fino alle ultime proposte della collezione commemorat­iva Vintage Alhambra, in quattro varianti speciali. Fedele all’originale rimane però il profilo di piccole perle d’oro che è un altro elemento distintivo di questa grande famiglia di gioielli, il cui nome – piccola curiosità – racconta l’amore dei suoi creatori per i viaggi intorno al mondo. Viaggi, a quanto pare, fortunati.

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sopra: due scatti di Damian Foxe per il 50esimo anniversar­io di Alhambra, con protagonis­ta Audrey Marnay.
In alto: la principess­a Grace di Monaco nel 1978. A sinistra e sopra: due scatti di Damian Foxe per il 50esimo anniversar­io di Alhambra, con protagonis­ta Audrey Marnay.

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