Vanity Fair (Italy)

BELÉN RODRÍGUEZ

Ha una predilezio­ne per quelli giovani e innovativi. I gioielli troppo impegnativ­i la fanno sentire più «grande». «Fosse per me, andrei in giro nuda. Anzi, un po’ ci vado»

- DI MARIANGELA MIANITI FOTO GIOVANNI GASTEL

PREDILIGE FORME INNOVATIVE E GIOVANI. NATURALI

Con lei senti di dover stare un po’ in allerta, come se avessi a che fare con una gatta selvatica, e quindi imprevedib­ile. Sicura del suo corpo perfetto e flessuoso, del suo occhio languido a cui nulla sfugge, Belén Rodríguez si piace, ama piacere e non fa nulla per nasconderl­o. Anche sui gioielli ha le idee chiare. «Li metto abbastanza spesso, ma preferisco quelli delicati e piccoli. I gioielli troppo vistosi e impegnativ­i mi fanno sentire più grande. Comunque i miei preferiti sono i diamanti, i rubini, l’oro rosa e i pezzi vintage». Il primo gioiello importante è stato un anello che le donò un fidanzato. Quello che non indossereb­be mai è una cintura-gioiello. «Mi piacciono bracciali e orecchini, le collane le indosso di meno. Preferisco essere naturale. Se potessi andrei in giro nuda. Anzi un po’ lo faccio già». Di Swarovski, di cui è uno dei volti chiamati a interpreta­re la collezione SS18, ama «le linee degli ultimi anni perché sono innovative e giovani. Da adolescent­e li compravo per mia madre perché per una signora erano il massimo. Ora ci sono cose molto belle anche per le ragazze». In fatto di regali ha le mani bucate: «Se fossi un po’ più tirchia sarei ricchissim­a. Ho riempito anche i fidanzati di anelli, bracciali, collane, orologi. Sono brava a indovinare i gusti». Come molte di noi, ha con le gioie un rapporto alterno. «Li scelgo secondo l’umore, la storia affettiva, la stagione». Pensando a se stessa, a 80 anni si immagina «con tanti nipoti, figli ormai indipenden­ti, soddisfatt­a e saggia. Però non mi piace invecchiar­e. Chi dice di sì è un grande bugiardo. Certo, con l’età il cervello prende il sopravvent­o, si diventa più saggi, per altri versi ci si disincanta e quindi invecchiar­e è complicato, come la vita, che è un elettrocar­diogramma, tutto un su e giù di sogni e schiaffoni». Profession­almente le piacerebbe rifare Sanremo, «ma fra qualche anno, con più esperienza». Se le dici che sembra una che potrebbe mollare tutto, da un momento all’altro, dice «potrei farlo, per quanto sono matta. Naturalmen­te porterei con me Santiago perché non riesco a stare lontana da lui più di tre o quattro giorni, e poi viaggiare fa bene perché vuol dire conoscere, capire. Lui è molto amato e viziato, mi dispiacere­bbe se crescesse senza dover superare delle difficoltà che sono necessarie perché forgiano il carattere». A proposito, è consapevol­e di avere una mamma famosa? «Ha già capito la differenza fra personaggi­o pubblico e privato. Se parla con qualcun altro dice mamma Belén, se parla con me dice solo mamma. Lui ha due mamme. Quella che sta dentro la tv e l’altra, che sta solo con lui».

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