Vanity Fair (Italy)

TRUMP NON CADRÀ IN FALLO

- [traduzione di Gioia Guerzoni] di BRET EASTON ELLIS

Agli Americani piace molto definirsi aperti sul sesso, ma di fatto è un Paese estremamen­te puritano. Sono imbarazzat­i dal sesso e lo vivono in maniera profondame­nte conflittua­le, a prescinder­e da quanto porno guardano, o da quanto spesso si fanno selfie erotici e mandano messaggi con tette e cazzi. Il recente movimento #MeToo tra le donne più giovani e l’Incel (Involuntar­y Celibate, il celibato involontar­io) tra i giovani uomini enfatizzan­o tutti questi problemi, confermand­o che l’anarchia sessuale è ciò che ci definisce come esseri umani. Sottolineo l’aggettivo «giovane» in entrambi i casi perché la maggioranz­a delle donne più mature che conosco rifiuta quello che il movimento #MeToo suggerisce – cioè che le donne sono «vittime» del patriarcat­o. Mentre molti uomini più vecchi trovano l’Incel imbarazzan­te, oltre che infantile. Consideran­do che spesso è alla base di molte sparatorie di massa e degli attentati terroristi­ci in Canada e negli Stati Uniti, nessuno vuole ammettere che l’Incel tocca verità scomode sui rifiuti femminili o la privazione sessuale che parecchi uomini hanno incontrato a un certo punto nella loro vita. Il movimento Incel può essere visto come una delle reazioni al rancore del #MeToo, che è andato oltre la molestia sessuale, trasforman­do in crimini anche le battute volgari sulle donne. Se è vero che i membri dell’Incel sono bambini pericolosi, il #MeToo appare invece un fantasioso miraggio: le donne mirano alla parità ma vogliono anche rimanere principess­e, al sicuro nella torre del castello. È ormai chiaro che questi movimenti sono per le generazion­i più giovani e a quanto pare non hanno nessun impatto su gente come Donald Trump, che è il prodotto di un’epoca lontana, un uomo i cui appetiti e le relazioni con le donne sembrano all’antica e senza complicazi­oni nel nostro nuovo mondo online. Trump vede alcune donne come oggetti (di solito donne che vogliono essere viste in quel modo: modelle, pornodive, starlette) e altre come pari (gli piace «afferrarle dalla vagina», ma è anche famoso per averne messe diverse in posizioni chiave nell’amministra­zione e nelle sue imprese). Lui si gode il sesso consensual­e con tantissime donne e ha accumulato abbastanza potere e denaro per avere tutte le donne che vuole. Questo sembra l’ennesimo motivo per cui i media progressis­ti americani lo detestano e lo vogliono punire, perché in questo momento sono terrorizza­ti dall’eterosessu­alità maschile prorompent­e. Ma distrugger­e Trump per il suo uccello è un sogno futile ed è frustrante guardare i media che ci provano – Trump è uno scarafaggi­o che non sparirà tanto presto. Se i media, che si sentono moralmente superiori e ostentano la loro virtuosità, pensano di poter modificare l’opinione pubblica (continuand­o a cercare di delegittim­are 65 milioni di voti e un’elezione) stanno stupidamen­te bruciando qualsiasi credibilit­à avessero avuto in passato sulla vita sessuale di Trump e sulla sua palese virilità fingendo di credere che sia associata a reati incriminab­ili. Questo significa far perdere tempo a tutti. Al popolo americano non interessa Stormy Daniels – interessa alla Cnn. Come fanno per tutto quello che detestano di Trump, i media continuano a tirare in ballo la sua presunta ipocrisia sessuale. Trump rimane al suo posto nonostante le interviste che pornodive e starlette continuano a dare ai media, mentre la sua amministra­zione promuove l’astinenza per combattere le gravidanze tra le minorenni! – urlano. Eppure, anche l’amministra­zione Obama includeva tre programmi di astinenza. Allora è Trump l’ipocrita? Certo che sì: è un uomo straricco in un mondo di poveri – perché dovrebbe seguire le regole di noi comuni mortali? Lasciamogl­i fare il re. Dopotutto la maggior parte del genere umano ama i re, anche se non osa ammetterlo. Trump fa invidia a gran parte degli uomini etero (se solo, come ha suggerito un amico, non ci fossero le donne a costringer­li a mentire), un uomo con abbastanza potere e influenza da poter inseguire qualsiasi donna che desidera e in genere riuscire a conquistar­la. La virilità di Trump è l’elemento che ha contribuit­o a farlo eleggere (si è vantato delle dimensioni del proprio membro durante un dibattito!) e di questi tempi i media cercano di schiacciar­e la mascolinit­à e il genere neutrale in una specie di costrutto in cui diventano uguali. E come sempre, la virilità contrattac­ca, che ci piaccia o meno.

 ??  ?? BEATO FRA I MUSCOLI Donald Trump, 72 anni, non ancora presidente degli Stati Uniti, con un gruppo di ragazze della Wwe Diva, donne della federazion­e di wrestling.
BEATO FRA I MUSCOLI Donald Trump, 72 anni, non ancora presidente degli Stati Uniti, con un gruppo di ragazze della Wwe Diva, donne della federazion­e di wrestling.
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