Vanity Fair (Italy)

LA POLITICA BELLA DI SAN FRANCESCO

- di DARIA BIGNARDI

Il giovane Francesco che domenica prossima a Siracusa andrà al ballottagg­io contro il potentissi­mo candidato del centrodest­ra pedala giorno e notte in bicicletta per la città col sorriso sulle labbra e una spilletta con scritto Francesco Italia Sindaco appuntata al bavero della giacca. Si chiama Italia di cognome, e nei pochi manifesti – la sua campagna elettorale è fatta soprattutt­o di dirette Facebook mentre pedala e incontra i concittadi­ni – quel cognome l’ha scritto bello grosso. Francesco Italia pedala sotto il sole o nelle afose serate siracusane parlando di solidariet­à, inclusione, legalità, periferie, anche quelle dell’anima. Il suo hashtag è #avantiinsi­eme. Quelli che lo conoscono lo raccontano come un essere speciale, un ex bambino prodigio bellissimo, dalla memoria straordina­ria, che ha cominciato a far volontaria­to da ragazzino perché gli altri gli piacevano davvero e ha sempre avuto bisogno di prendersen­e cura, fossero bambini, disabili o anziani. Un moderno San Francesco che trascura i suoi averi, con qualche sospiro della famiglia di imprendito­ri, a favore dell’impegno e della collettivi­tà. «Sembra che tutto gli venga bene senza far fatica», dice il fratello maggiore, tra l’orgoglioso e il geloso. «È uscito dal liceo classico col massimo dei voti, parla cinque lingue imparate non so come, si è laureato in Giurisprud­enza senza fare una piega e intanto che era a Milano è diventato direttore di GayTv. Poi si è inventato una start up digitale con un’amica. Un successone. Da assessore alla Cultura del Pd ha fatto un lavoro che è sotto gli occhi di tutti, ha lanciato la città a livello internazio­nale. Francesco è incredibil­e: gli viene bene tutto quel che fa». In effetti il candidato sindaco Italia è di quei personaggi semplici e angelici ai quali sembra che venga tutto facile, anche diventare uno dei campioni del rilancio del turismo siciliano, in quella Siracusa ieri un po’ sgarrupata e oggi scintillan­te che ospita Tiresia di Camilleri ed Eracle di Emma Dante al Teatro Greco lasciando mezzo mondo senza fiato. Il Pd di Siracusa ha fatto casino – guarda caso nessuno era d’accordo con nessuno – e la candidatur­a di Francesco Italia è spuntata quasi fuori tempo massimo, così in tre settimane pedalando per le periferie e sorridendo ai concittadi­ni è riuscito ad arrivare miracolosa­mente al ballottagg­io e ora già tre liste civiche sono passate dalla sua parte. Hanno contro i vecchi, solidi poteri siciliani e batterli è una missione quasi impossibil­e, anche se per San Francesco Italia e il suo sorriso disarmante sembra che di impossibil­e non ci sia niente. «Sono i miei concittadi­ni la mia famiglia», risponde al candidato del centrodest­ra che si fa fotografar­e con moglie e figli per sottolinea­re l’orientamen­to sessuale dell’avversario. In uno scenario nazionale di intrighi, voltafacci­a, cinismo e populismo il candore e il merito di Francesco – che almeno ci prova – fanno ricordare quanto la politica possa essere ancora una faccenda bella e sana di gente che lavora per il bene di tutti.

 ??  ?? AL BALLOTTAGG­IO Un manifesto della campagna elettorale di Francesco Italia, 45 anni, candidato sindaco di Siracusa per il centrosini­stra. Al ballottagg­io, che si terrà domenica 24 giugno, sfiderà Ezechia Paolo Reale del centrodest­ra.
AL BALLOTTAGG­IO Un manifesto della campagna elettorale di Francesco Italia, 45 anni, candidato sindaco di Siracusa per il centrosini­stra. Al ballottagg­io, che si terrà domenica 24 giugno, sfiderà Ezechia Paolo Reale del centrodest­ra.
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