Finalmente al volante
Il 24 giugno passerà alla storia come la fine del divieto di guida per le donne in Arabia Saudita, unico Paese al mondo ancora con questa messa al bando. Da mesi il regno si prepara all’evento, e già a gennaio era stato aperto il primo salone dell’auto dedicato esclusivamente a pubblico e clienti femminili. E mentre sono state rilasciate le attiviste che da anni si battono per il diritto alla guida (come Eman al Nafjan e Lujain al Hathloul), ecco come cambia la vita delle saudite dal punto di vista del mercato del lavoro.
1 GUIDATRICI
Quando a settembre è stata annunciata la fine del divieto, immediatamente è scattata la corsa all’estero, soprattutto a Dubai, per iscriversi a una scuola guida. E anche le case automobilistiche hanno aiutato. La Ford ha lanciato il programma di lezioni Ford Driving Skills for Life for Her. Ne fa parte un’italiana, Francesca Pardini, istruttrice nel centro Ford aperto dentro la Effat University di Gedda.
2 ESAMINATRICI
Prima ancora che insegnare a guidare è stato necessario formare le esaminatrici per valutare l’esame. Si sono presentate 1.500 candidate, tutte non saudite per ora, e sono state scelte una gallese (Susan Newbon), una canadese (Deborah Sherwood) e una statunitense (Norma Adrianzen). Le prime 10 patenti sono state date a inizio giugno a saudite che già ne avevano una straniera. Si stima che in questa prima fase ne saranno emesse 8 mila.
3 BENZINAIE
Con una forte separazione tra i sessi, l’apertura della guida alle donne pone anche il problema di fare benzina. Al momento l’unica benzinaia ufficiale del regno è Mervat Bukhari (sopra), ex giornalista, che ha aperto la sua stazione di servizio sull’autostrada che porta a Dammam, sulla costa orientale. Ci sono anche camere da letto per far riposare le viaggiatrici.
4 VIGILESSE
Altro problema della divisione uominidonne è come controllare chi sta al volante: servono vigilesse. Annunciata la fine del divieto, il Direttorato Generale del Traffico ha autorizzato una sezione femminile nel proprio corpo di polizia, con nuove opportunità di lavoro. In attesa di sapere quante sono e quale divisa avranno, è certo che il compito delle neo-vigilesse sarà fermare, controllare e magari multare le neo-patentate.
5 TASSISTE
I taxi riservati soltanto alle donne sono diffusi in tutta la regione del Golfo, ma non in Arabia Saudita. La possibilità per le donne di guidare apre anche il mercato dei «taxi rosa», dove sono donne sia il cliente sia il tassista. Si stima che almeno 10 mila saudite faranno richiesta per prendere la licenza, mentre molte si sono già iscritte a Uber e alla variante araba Careem.