Lusso virtuale
Il futuro del lusso sarà plasmato da intelligenza artificiale e tecnologia, dai materiali e dal design all’esperienza dell’acquisto. Quando? Presto. Nel giro di dieci anni, infatti, avremo un bot o avatar – ovvero un alter ego digitale – che si occuperà delle spese di tutti i giorni, negoziando i prezzi senza il nostro aiuto. «I marchi si rivolgeranno direttamente al bot per promuovere i loro prodotti e a fine mese il bot ci farà sapere come risparmiare, rendendo la nostra vita più efficiente». Lo ha spiegato la ricercatrice e futurologa britannica Sophie Hackford alla conferenza annuale di Condé Nast International sul lusso, tenutasi di recente a Lisbona. Però non si deve temere che le macchine si sostituiscano all’uomo. «L’intelligenza artificiale va vista come una partner e non come un’avversaria», ha spiegato Hackford, sottolineando che un bot non può scavare nell’esperienza, ma genera dati per le ricerche di mercato delle aziende e aiuta i consumatori a prendere decisioni informate. Quanto al design, la realtà virtuale sta diventando una preziosa alleata nel processo creativo, mentre i materiali sono in rapida evoluzione: dalla pelle prodotta in laboratorio ai diamanti sintetici, senza dimenticare l’industria mineraria spaziale che estrae materie prime dagli asteroidi. La prossima svolta saranno i materiali intelligenti. Gli scienziati ci stanno già lavorando. «Oggi programmiamo le macchine, domani programmeremo la materia».