Velocità di crociera.
Alcuni stilisti le chiamano Resort, altri Cruise. Per tutti ormai sono le sfilate più ricche e importanti dell’anno: salpano le collezioni che traghetteranno le clienti più attente allo stile dall’autunno a primavera
VVengono presentate a maggio e giugno e consegnate nei negozi a novembre per restarvi tutta la stagione invernale, fino a primavera inoltrata. Per questo forse le collezioni Crociera, Cruise o Resort a seconda della maison di appartenenza, sono sempre più importanti per i grandi marchi del lusso. Sono più belle, più ricche e corpose, attraversano più stagioni e soprattutto restano più a lungo nelle boutique, facendo anche da «scorta» o rinforzo ai riassortimenti delle collezioni vere e proprie. E, forse per questo, in alcuni casi, le superano in termini di volumi di vendita. Per non parlare anche del fatto che, essendo presenti nelle boutique delle piazze più importanti dello shopping internazionale, non solo vestono le clienti locali, ma anche quelle di passaggio, provenienti da ogni angolo della Terra, laddove le stagioni si invertono. Le clienti sono anche le più facoltose, in quanto queste collezioni sono più preziose e costose per i materiali utilizzati e le loro lavorazioni. Non a caso, quando nel 1919 Coco Chanel creò la prima collezione Crociera della storia, era stata pensata per le clienti che sbarcavano in Riviera, dove il treno non poteva ancora arrivare. Le clienti posh – volendo accreditare la discussa tesi che attribuisce questa parola all’inglese «Port Out, Starboard Home», letteralmente «sinistra in fuori, dritta verso casa» – si potevano permettere di svernare in luoghi esotici e caldi a bordo di lussuose navi da crociera. E in cabine di prima classe, posh, grandi come appartamenti e con la vista migliore che, per gli inglesi diretti in India, guardavano verso l’esterno con le mura di sinistra, e verso casa con le mura a dritta nel viaggio di ritorno.