Fare tutto non si pu˜
Piccole donne continuano a crescere. La protagonista di Tully, il nuovo film di DIABLO CODY, ha 40 anni, qualche problema di figli e assomiglia alla sua autrice
Dimmi quanti anni hai e Diablo Cody ti dirà che donna sei. A 16 non sei più bambina e non sei ancora adulta, con tutti gli ingarbugliamenti del caso (Juno, 2007: la protagonista Ellen Page restava incinta da minorenne, la sceneggiatura di Cody vinse l’Oscar). A 18 si è impegnate nella guerra alle compagne del liceo (Jennifer’s Body, 2009: Megan Fox contro Amanda Seyfried, cheerleader con svolta horror). Saltiamo i vent’anni e arriviamo ai 37, dove il caos sta nel fatto che sei diventata grande, ma a casa ti vedono ancora come la ragazzina di una volta (Young Adult, 2011: Charlize Theron tornava al paesello e affogava nell’alcol e nel sesso i ricordi di gioventù). Superati i 40 arriva Tully: la storia di Marlo (ancora Charlize Theron), che aspetta il terzo figlio. E la domanda «ma come fa a far tutto?» non ha quella risposta edificante da film (omonimo) con Sarah Jessica Parker. Marlo a far tutto non riesce, e basta. Per fortuna alla sua porta suona, appunto, Tully (Mackenzie Davis, già replicante in Blade Runner 2049 e futuribile pure in San Junipero, episodio cult di Black Mirror), ventiseienne che pare una «sos tata» mandata dal cielo. Seguono, ovviamente, altri casini. Il bilancio è esistenziale, per non dire autobiografico: Diablo Cody ha appena compiuto quarant’anni, ha tre figli, lotta per imporre il suo tono politicamente scorretto nella correttissima America di ritorno di oggi. E, alle critiche al suo ultimo film (diretto da Jason Reitman, come Juno e Young Adult), replica: «Non voleva essere rassicurante. Marlo non ottiene alcun conforto». Perché la vita va così. Anche se, quando la racconta Diablo, sembra sempre più divertente.