Vanity Fair (Italy)

Nero: Paura eh?

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Non entrate in quella casa Orrore di Pietro Grossi (Feltrinell­i, pagg. 140, ¤ 14): la morbidezza di un figlio neonato, il magnetismo di una vecchia casa abbandonat­a piena di piccoli orrori. Per rispondere alla domanda «cosa è successo qui?», il protagonis­ta dovrà guardarsi dentro. Astenersi se si è facilmente impression­abili.

Nelle terre di nessuno Country Dark di Chris Offutt (minimum fax, pagg. 241, ¤ 18; trad. R. Serrai): siamo nel 1954. Tucker torna a casa, nel Kentucky, dopo la Corea e vorrebbe solo un po’ di pace. Quando i suoi affetti vengono messi in pericolo, si prepara per difenderli. Un romanzo così feroce, così umano.

Un ritorno dal passato Fiaba di morte di Andreas Gruber (Longanesi, pagg. 504, ¤ 22; trad. A. Petrelli): il cadavere di una donna viene trovato appeso a un ponte di Berna. Al profiler Maarten Sneijder modus operandi ricorda quello di un serial killer di sua conoscenza. Gruber è uno dei più famosi giallisti di lingua tedesca.

Vero come la finzione Anatomia di uno scandalo di Sarah Vaughan (Einaudi, pagg. 386, ¤ 19; trad. C. Palmieri): un politico inglese conservato­re, uno scandalo sessuale, una moglie che si interroga su molte cose. In questo thriller psicologic­o ci sono i temi più attuali: le molestie sul lavoro e la discrimina­zione delle donne.

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