Terra in vista
Storia di una donna e della sua mission impossible: trasformare un classico della profumeria da uomo in un nuovo successo. A partire da una «visione» verde
Partono per mete lontane, chiacchierano con tutti, toccano e portano al naso qualsiasi frutto, fiore o radice pur di scovare sfumature olfattive inedite: i grandi profumieri sono esploratori instancabili. Ma a Christine Nagel, erede di JeanClaude Ellena per la maison Hermès, è bastato avere delle «visioni». A cominciare da quei piccoli e secchi limoni neri partiti dall’Iran come omaggio e piombati sulla sua tavola da pranzo come decorazione: dopo averli strofinati come fossero cannella, ne ha scoperto il potenziale realizzando per Hermès Eau de citron noir. E non è stata l’unica intuizione dell’anno: qualche mese fa, senza dire nulla a nessuno, ha cambiato la formula di Terre d’Hermès, un monumento della profumeria maschile, preso un aereo per il Sud della Francia e bussato alla porta di Ellena, suo creatore, mettendogli tra le mani la boccetta «eretica». Attimi di suspense. Del resto, Christine non si lascia imbrigliare dalle regole, è un purosangue in corsa che stupisce sempre: anche il più grande maestro. La benedizione alla fine è arrivata: «Brava Christine, hai osato. Non sarei mai andato in questa direzione, vai ancora più in là». Così, è nato Terre d’Hermès Eau Intense Vétiver: «Se non fosse venuto bene, non sarei andata avanti. Ma era bello, verde, nervoso, luminoso», dice Nagel. «Per realizzarlo, ho chiesto un bergamotto calabro più acerbo, alzando il costo di produzione. Ho sostituito il pepe nero con il pepe rosa di Sichuan, che ricorda il pompelmo. Poi ho esasperato il fondo con tanto vetiver, che amo, chiedendo al fornitore di togliere quel sentore di nocciolina che hanno certe radici. Così, la sensazione era di sentirlo più verde». Ma perché tanto verde? «Perché quando guardo gli spot di Terre d’Hermès, le immagini che vedo sono terra rossa e acqua. Insieme sono la scintilla per far crescere le piante. Questo significa vita, e che il futuro è verde». Quel pensiero positivo, ora, è un nuovo profumo.