Presente imperfetto
Il mondo politico e Hollywood hanno una cosa in comune: per combattere le impurità della pelle scelgono dei semi vegetali. Dalla rosa canina a quelli di chia, parola di dermatologa
TTensione nella maggioranza», «Segnali di crisi», «La settimana più lunga del governo»: con titoli così, non stupisce che gran parte del Parlamento chieda consigli a un dermatologo, visto che la pelle è lo specchio di ansie e stile di vita. Sono tanti i nomi, soprattutto di senatori, che entrano ed escono dallo studio di Pucci Romano, dermatologa e presidente Skineco, associazione di ecodermatologia. E sappiamo per certo che uno dei cosmetici più usati dai nostri politici, anche a casa, è un nuovo peeling purificante, made in Svizzera, coperto da brevetto: si chiama Skin Fitness della casa cosmetica Perris Montecarlo e contiene nano-aghi biologici ricavati dai semi di rosa canina che, penetrando a fondo, stimolano il turnover cellulare. I politici non sono ovviamente gli unici a soffrire di pelle lucida e impura, pori dilatati e tessuti irregolari: il 40% delle donne adulte dichiara le stesse problematiche. Altro che fase adolescenziale. Del resto la pelle è in connessione con molte cose, oltre che con l’ambiente esterno. Secondo Nadia Musavvir, dermatologa e naturopata a Los Angeles, la digestione è una di quelle: «Dagli eczemi all’acne, dalla lucidità ai rush cutanei, prima di tutto bisogna controllare stomaco e intestino, a loro volta influenzati da emozioni, inquinamento, medicinali e ormoni. Per riequilibrare questi ultimi consiglio di introdurre nell’alimentazione diversi tipi di semi: lino, chia, zucca a seconda dei casi, abbinati ad alghe o germogli vegetali». Altri semi benefici per la pelle perché astringenti e antisettici sono quelli di carota, da usare sotto forma di olio, e quelli di finocchio, cicatrizzanti. Da Roma a Hollywood, quindi, il segreto dell’equilibrio è in gran parte lì: in quei piccoli, grandi semi.