Vanity Fair (Italy)

A ME IL TRUCCO

Fino al Õ700 era pratica normale. Oggi il make up maschile torna di moda. Irriverent­e da pirata o naturale effetto correttore

- di CARLA BARDELLI

N on è certo nella nostra epoca che è stato inventato il trucco maschile», dice Nicolas Degennes, direttore creativo del make up Givenchy. «Nel ’700 gli uomini portavano spessi strati di cipria, rossetto, parrucche… Fu la chiesa cattolica a proclamare la necessità di un uomo-patriarca, che non doveva somigliare al genere femminile e a proibire il make up», continua Degennes, che aggiunge: «La bellezza non ha sesso e la cura di se stessi, la ricerca di migliorare il proprio aspetto è la cosa più legittima che possiamo fare, soprattutt­o al tempo dei social network». Precursore del concetto di make up unisex, con Mister, la creazione, 9 anni fa, della linea il make up artist ci spiega come dei leggeri e sapienti ritocchi possano migliorare l’aspetto maschile.

Quali sono gli errori da evitare?

«Lo spessore e il colore. Molti uomini rubano il correttore per le occhiaie alle mogli: errore. Dopo qualche ora, a contatto con la pelle maschile, più spessa di quella femminile, il prodotto entra nelle pieghe e nelle rughe, mettendole in evidenza. Userei piuttosto il più leggero dei fondotinta. E sulla pelle metterei un illuminant­e a base d’acqua come Mister Radiant».

Quale altra parte del viso correggere­bbe?

«Il colore delle sopraccigl­ia. Con il passare degli anni i pigmenti delle sopraccigl­ia perdono forza e ci ritroviamo con un colore triste, per questo è necessario “rinforzarl­o”. Pulendo accuratame­nte lo scovolino di un mascara brown se ne può prendere una infinitesi­male quantità da applicare sulle sopraccigl­ia».

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