UN CORPO SU MISURA
Il numerino sulla bilancia non è più un indicatore della forma fisica. Strumenti di misurazione 2.0 e nuove filosofie del benessere hanno rottamato il concetto di perdita di peso in favore di ricomposizione corporea. La trasformazione alchemica di massa grassa in magra avviene in sala pesi ed è certificata da selfie progressivi, come insegna la super trainer Kayla Itsines
Un certo revisionismo sul tema «forma fisica» ha fatto sì che uno specchio sia diventato più affidabile di una bilancia. Il numero verso cui punta l’ago è una variabile tra le tante e non l’indicatore assoluto della condizione fisica. Lo dicono i nutrizionisti sostenuti dai personal trainer promotori di una rivoluzione copernicana che ha travolto dapprima gli strumenti di misurazione del corpo e poi le modalità per raggiungere la silhouette ideale. Il boom di vendite su Amazon di bilance impedenz io metriche a uso domestico, cugine di quelle professionali dei dietologi, dimostra il cambiamento in atto, anche nella semantica di settore: l’espressione «perdita di peso» è stata rottamata in favore di «ricomposizione corporea», ovvero della «trasformazione alchemica del piombo in oro». Il processo comincia con un esame impedenz io metrico di pochi secondi. Si sale su una pedana dotata di sensori e manipoli che crea assieme al corpo un circuito chiuso attraverso il quale scorre un’ impercettibile frequenza elettrica che esamina tutti i tessuti. «Grazie a questa valutazione è possibile misurare la percentuale di muscoli, grasso, acqua, sali minerali e proteine per capire dove e come agire per tornare in forma», spiega Gianluca Bonomi, osteopata e personal trainer di Audace Palestre di Milano. «Al momento è l’esame più accurato per programmare una ricomposizione corporea “sartoriale”, ovvero una strategia alimentare e di allenamento che converta la massa grassa in muscolo. Non è detto che si debba perdere peso, anzi: può accadere, infatti, che il numero sulla bilancia aumenti, ma che lo specchio restituisca un’immagine più asciutta», dice Bonomi.
Più forza, meno cardio
Secondo uno studio condotto dalla University of New South Wales di Sydney, in Australia, i polmoni sarebbero l’organo escretore primario del grasso. Conti alla mano, dieci chili di grasso possono essere trasformati in 8,4 chili di anidride carbonica, espulsa dal corpo espirando. Ai pigri potrà sembrare una buona notizia, ma non lo è: per sbloccare il carbonio nel corpo occorre fare comunque esercizio fisico. «L’allenamento ideale per bruciare i grassi deve essere personalizzato ed eseguito in
sala pesi, dove si andrà a potenziare tutti i distretti muscolari. Questo perché un muscolo sviluppato brucia molte calorie anche a riposo, innalzando il metabolismo basale. La classica corsetta non serve, a meno che non si sia molto in sovrappeso. Perché, se fatta con l’intensità sbagliata, può portare a bruciare le proteine del muscolo anziché il grasso», spiega Beatrice Galeazzi, personal trainer di Audace Palestre. «Di solito le donne evitano la sala pesi perché temono di gonfiarsi. Niente di più sbagliato: l’ormone responsabile dell’ipertrofia muscolare è il testosterone, che le donne hanno in piccolissima parte. L’importante è allenarsi non meno di due volte a settimana e per 45 minuti».
Su Instagram si sapeva giˆ
La comunità digitale che gravita attorno al topic fitness ci era arrivata già da un po’. Basta cercare su Instagram l’hashtag #bodytransformation per vedere quanti personal trainer o internauti si siano affidati a squat e stacchi pesanti (ovvero con bilanciere) per ridisegnare il fisico, e ai selfie, lo specchio social degli anni Duemila, per monitorarne i progressi. Tra le promotrici più famose di questa nouvelle vague la personal trainer multimilionaria Kayla Itsines, australiana di 27 anni, titolare del portale Sweat (suda) e di programmi fitness di successo, che ha stilato tre regole per seguire l’avanzare del relookage. Ai suoi 10 milioni e più di follower su Instagram suggerisce di fotografarsi ogni giorno, di incrementare lo sforzo a ogni sessione di allenamento e di mettersi in ascolto del proprio corpo: se ci si sente più forti, se la pelle diventa più luminosa, se incrementa il buon umore e cominciano a delinearsi muscoli mai visti prima, allora si è sulla strada giusta. A quel punto, sapere quale numero segnerà l’ago della bilancia non avrà davvero importanza.