Lessico famigliare
Dal mondo del cinema italiano al regno delle fragranze: una giovane manager lancia un messaggio universale con una linea di profumi artistici. Tutta da condividere
«Mi rivolgo a una comunità di affetti: il team di lavoro, un cane, le amiche. L’importante è che ci sia amore»
DDietro le quinte del mondo dello spettacolo c’è un popolo di «invisibili-creativi» che lavora senza sosta. Tra loro c’è Claudia Ranieri, che segue l’immagine di molti attori italiani, tra cui Marco Giallini, Alessandro Borghi, Matilda De Angelis, Sabrina Impacciatore, Claudio Santamaria. Mamma di un bimbo di 4 anni, ora è anche direttore creativo e fondatrice, con il marito attore Alessandro Roja, di una linea di quattro fragranze artistiche ispirate al concetto più italiano del mondo: la famiglia. Ecco perché il brand si chiama Familia-Familia, doppio «come fossero una lo specchio dell’altra», spiega. La chiamiamo mentre è a Londra per visitare le boutique dove sarà distribuita la collezione (in Italia si trovano nel circuito di Campomarzio70), e per festeggiare il quarto compleanno del figlio. Ha pensato a lui quando l’idea ha iniziato a girarle in testa. «Tutti dovevano poterle indossare. Per rispettare il concetto di condivisione ho quindi chiesto che fossero unisex e ho voluto proporre due versioni anche per i bambini, più leggere. Non li ho fatti per me, non sono egoriferiti. Evocano degli istanti di vita comuni: la mattina appena svegli, quando sale il caffè e la luce filtra dalle tende, o il momento in ufficio, quando siamo circondati da carta, inchiostro e ci serve energia». Il suo è un messaggio universale, e lo vuole urlare al mondo: «La famiglia non è solo quella tradizionale, che oltretutto è quella che ho io. Ma può essere più ampia, è una comunità di affetti: il tuo team di lavoro, il cane, possono essere i tuoi coinquilini o il gruppo di amiche. Persone che condividono emozioni, tempo, indipendentemente dalla natura dei legami di sangue. Non importa in cosa tu veda la famiglia. Importa solo che ci sia amore e che sia libero di essere vissuto». Dalle sue parole, si percepisce l’esperienza di chi ha conosciuto molti luoghi e persone: «Ho traslocato mille volte. Firenze, Cagliari, Napoli, Milano, Catania, Palermo e ora sono da 15 anni a Roma». Ecco perché Claudia ha tante famiglie, tra cui «gli artisti che seguo e le mie colleghe». Come ha trasformato il concetto in profumo? «Mi ha aiutato Luca Maffei, naso di fama internazionale». Perché forse i confini non servono più. Neanche in profumeria.