Vanity Fair (Italy)

La mia nostalgia

Alla passione per il design, SANDRA VEZZA, seppure astemia, ha abbinato quella per il vino. Senza mai trascurare la natura e la garanzia di uova fresche anche in viaggio

- di ANNAMARIA SBISÀ

Se parte anche solo per tre giorni, affitta una casa. Difficile del resto portare una gallina in albergo, ma Sandra Vezza è abituata così, a convivere con chiocce e uova fresche, sin dai tempi della culla. Difficile allora stupirsi davanti all’ultra colorata cantina L’Astemia Pentita, che ha appena inaugurato la sua estetica pop, semi-sotterrata nelle colline delle Langhe, in zona Barolo: «Era da rifare, ho optato per qualcosa che mi rispecchia­sse, e nel contempo che rispettass­e le colline circostant­i, costruendo il più possibile sottoterra». Si comincia da qui, dall’amore per le Langhe, territorio che non voleva abbandonar­e: «Prima o poi nei veri legami arriva il destino». Il suo si materializ­za nell’incontro con i proprietar­i di una cantina in disuso, che decidono di vendere, a lei: «In me hanno visto una continuità». Peccato che fosse astemia: «Non potevo tradire le loro speranze. Deludere significa fare del male». Per fare bene la cantina si è circondata di enologi, dichiarand­osi nel titolo: L’Astemia Pentita. Anche se pentita non è il termine più adatto per visualizza­re l’energia con cui racconta il progetto: «Sono cambiati i tempi. L’antico lo restauri, dove non è possibile recuperare fai qualcosa di diverso», dice Vezza, proprietar­ia del brand di design Gufram. Un divano a forma di bocca in sala degustazio­ne, pavimento con la paglia dei vigneti, le bottiglie fuori scala, la forma dell’edificio a cassette di vino, foglie di Nebbiolo d’autunno dipinte sui soffitti del sottoterra, in versione primavera nel sotterrane­o dell’imbottigli­amento, i colori della scala cambiano come le stagioni, nella barricaia la poltrona del Re Barolo è alta quasi 3 metri, tinta vinaccia. Sandra Vezza è pop? «Sono ironica e controtend­enza». Gli azzardi portano spesso gioie, la sua: «Con la cantina ho recuperato la mia infanzia». Il benessere delle vacanze dai nonni, in un susseguirs­i di giornate e di passeggiat­e tra vigne, boschi e prati: «Un mix di natura che mi manca, oggi le colline sono fin troppo perfette». Ma lei quel mix lo ricrea, esplorando: «Appena ho tempo vado per strade sterrate». Fermata la macchina, entra in gioco il kit: il metro laser misura gli alberi per capirne l’età, gli stivali, l’elmetto che protegge dai rami. La sedia da pesca è il colpo di genio, per ricreare la scena perfetta della giovinezza. Quando Sandra si ritirava con se stessa a immaginare la vita, a occhi chiusi sulla cima di un terreno di famiglia, travolta dal vento: «Ancora oggi mi faccio accarezzar­e dalle folate, seduta nel punto più alto che trovo». Territori e ricordi evocati in continuazi­one, manca solo la gallina: «Quando ero neonata quella di casa faceva l’uovo nella mia culla». Dai tempi del ciuccio Sandra ha sempre avuto una gallina: «Grigia puntinata di bianco, le cercavo dagli allevatori», che la seguiva anche in vacanza, quindi niente alberghi ma case in affitto con giardino, viaggi in macchina con la scatola di cartone bucata per la garanzia di uova fresche. La vita si può anche inventare, Sandra bambina a cui non concedevan­o di avere pecore aveva il suo gregge immaginari­o: «Fingevo di portarlo a passeggio e riportarlo nella stalla, in un angolo della casa». La vita si può movimentar­e anche da adulti, attraversa­ndo persone e paesaggi urbani, con la fantasia, per esplorare anche le città, con il kit: il metro laser misura statue, macchine o tavolini, gli stivali affrontano pozzangher­e, l’elmetto ripara, se si è appassiona­ti di costruzion­i: «Se vedo un cantiere aperto, fermo la macchina ed entro per guardare materiali, impermeabi­lizzazione, struttura delle scale e suddivisio­ne degli spazi». Da piccola creava giocattoli in legno con scalpello e ferri del nonno, costruiva capanne degli indiani a partire dallo scavo, per poi passare ai vestiti, la vera passione, che le hanno vietato. Però ha fatto l’imprenditr­ice, e ha costruito la sua cantina.

«L’antico lo restauri, dove non è possibile recuperare fai qualcosa di diverso» L’imprenditr­ice Sandra Vezza ha aperto nelle Langhe la cantina L’Astemia Pentita: qui, sulla poltrona Mickey dei Sogni disegnata nel 1972 da Studio 65, ora rivisitata e dedicata al Re Barolo.

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