Vanity Fair (Italy)

NEL MONDO

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EMBARGO CINESE

In Cina da marzo il governo non approva più nuovi videogame. Il Paese è già il più severo al mondo per l’ingresso di prodotti culturali stranieri, ma sui giochi ha iniziato una stretta molto rigida alle regole che parte dall’obiettivo ufficiale di ridurre l’incidenza della miopia tra i bambini. Tra le nuove norme ci sono limiti all’uso dei videogame online e incentivi per far trascorrer­e tempo all’aria aperta ai ragazzi.

IL BOOM DELLA COREA DEL SUD

In Corea del Sud c’è da tempo una legge che vieta agli under 16 di giocare online tra mezzanotte e le 6 (infatti si chiama anche «legge di Cenerentol­a»). Negli ultimi tempi si è ammorbidit­a (per esempio i genitori possono chiedere un’esenzione per i figli), ma nel frattempo è allo studio un’altra norma che punisce specificam­ente le molestie sessuali che vengono fatte nelle chat interne ai videogame online (nella comunità è un problema enorme).

MINECRAFT, A SCUOLA

Prima di Fortnite c’era Minecraft, il precedente fenomeno videoludic­o globale. Non è affatto scomparso, ne è anzi stato compreso il potenziale pedagogico, è stato assorbito dal sistema scolastico e nessuno lo vede più come una minaccia. Durante Didacta, la fiera della scuola che si tiene a Firenze, allievi di laboratori di tutta Italia (elementari e materne) hanno mostrato le loro creazioni con Minecraft: la città di Firenze, piramidi egizie, città sumere.

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