Vanity Fair (Italy)

Per fortuna l’hanno chiamata Ella

Cade il 5 febbraio il World Nutella Day, celebrato ovunque con un consumo eccessivo di crema di nocciole. E che genera follie di generazion­e in generazion­e. Forse però non sapevate che...

- di LUCA VENTURA

C’ENTRANO NAPOLEONE E HITLER Tutto inizia nel 1806, quando il prezzo del cacao diventa proibitivo per effetto del blocco navale imposto da Bonaparte agli inglesi. I cioccolati­eri torinesi s’inventano così il cioccolato Gianduia, tagliato con nocciole di produzione locale. Nel 1946, per via dei razionamen­ti di cibo della Seconda guerra mondiale, il problema torna a porsi: Pietro Ferrero, un pasticcier­e d’Alba, rivisita la ricetta originale creando il «prototipo» della Nutella.

NUTELLA SUPER-PARTES Amata sia da Nanni Moretti che da Matteo Salvini, la Nutella sembra mettere d’accordo tutti. Superate anche le polemiche di qualche anno fa sulla presenza, tra gli ingredient­i, dell’olio di palma, preso di mira perché potenzialm­ente cancerogen­o. Oggi l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) dà ragione alla Ferrero: la dose giornalier­a tollerabil­e di 2 microgramm­i per chilo di peso corporeo non solo è difficile da raggiunger­e, ma è più bassa di quella fissata da Oms e Fao.

CHIAMALA CON IL SUO NOME Il primo blocco pesa 300 chili e viene venduto a fette. Inizialmen­te, infatti, la Nutella non solo è solida, ma non si chiama neanche «Nutella», bensì Pasta Giandujot. Diventerà spalmabile solo nel 1951 con il nome di «Supercrema». Bisognerà attendere fino al 1964 perché il figlio di Pietro Ferrero, Michele, modifichi ulteriorme­nte ricetta e nome per venderla all’estero. Nasce finalmente la Nutella come la conosciamo oggi, e il suo successo è istantaneo.

PAZZI PER LA NUTELLA I francesi (seguiti da italiani, tedeschi e belgi) sono i maggiori consumator­i di Nutella al mondo: in media ne mangiano un chilo all’anno. La loro ossessione è tale che nel 2015 una coppia ha cercato di chiamare la figlia Nutella (hanno ripiegato su Ella dopo che un giudice glielo ha impedito). Risalgono invece solo allo scorso anno le immagini di litigi e risse tra i clienti della catena Intermarch­é per accaparrar­si vasetti scontati del 70%.

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