Arrivano gli stalker (nelle serie)
Sono bellocci, romantici, generosi di attenzioni, spesso bravi a letto, dotati di una certa classe. Fino a quando non rivelano il loro vero lato: stalker psicopatici. Un genere che in televisione funziona. In You (ora su Netflix), la versione per Millennial ha il volto imbranato dell’ex Lonely Boy (ricordate Gossip Girl?) Penn Badgley. Joe, il personaggio che interpreta, è un libraio che si innamora all’istante di Beck, aspirante scrittrice in cerca di se stessa. All’inizio è così premuroso che quando le spia la pagina Facebook o mette il naso nel suo telefonino tu pensi: vabbe’, ma in fondo è amore, e per amore lo abbiamo fatto tutti. Solo dopo si rivela per quello che è: un pericoloso pazzo violento. You è un successo da 20 milioni di spettatori tra cui molte donne che in Joe vedono solo l’aspetto passionale: lo fa perché ci tiene. Sbagliato. E persino Badgley, l’attore, si è sentito in dovere di chiarire pubblicamente la pericolosità del suo personaggio, scoraggiando le fan dal fare di Joe un eroe romantico. In Dirty John (su Netflix dal 14 febbraio), lo stalker ha gli occhioni intensi di Eric Bana e quella che ci casca è una arredatrice quarantenne, brillante e ricca, con alle spalle tre divorzi. Medico (o almeno così dice) ed ex militare in Afghanistan, John arriva nella vita di Debra (la bravissima Connie Britton, per questo ruolo candidata ai Golden Globe) e la travolge di sesso e di attenzioni, tanto che si sposano nel giro di due settimane. Nonostante i segnali sulla doppia natura di Joe e sulle sue bugie fossero evidenti, Debra decide di ignorarli, scelta che accomuna molte donne. Dirty John è infatti una storia vera raccontata per la prima volta dal reporter del Los Angeles Times Christopher Goffard in un podcast di enorme successo che dall’ottobre del 2017 è stato scaricato da oltre 15 milioni di persone.