Preferisco le donne ribelli
Dopo Star Wars è diventata la compagna tormentata al fianco di Tim Roth in Tin Star. Ora che torna in tv, GENEVIEVE OÕREILLY ci racconta il suo sogno (spoiler: contiene leader femminili)
Con la seconda stagione andremo ancora più a fondo nelle paure e nei desideri dei personaggi», promette Genevieve O’Reilly, protagonista di Tin Star, con Tim Roth, di cui è la tormentata moglie. È una premessa interessante per una serie che mescola un’atmosfera alla Twin Peaks a una violenza alla Tarantino. I nuovi episodi arrivano su Sky Atlantic dal 15 febbraio e ruotano intorno al poliziotto Jim Worth, che si era ritirato sulle Montagne Rocciose in cerca di pace e aveva trovato sangue, morte, spietate compagnie petrolifere e deliri vari. «Il paesaggio maestoso è uno dei personaggi», spiega O’Reilly. Da irlandese cresciuta in Australia, di natura che mette paura sa qualcosa: «A un certo punto c’erano 28 gradi sotto zero, ho dovuto fermare il set per riscaldarmi, non riuscivo a parlare». A stemperare ci saranno ancora ampie dosi dell’ingrediente segreto di questa serie, un bizzarro senso dell’umorismo. «Nel dolore ci vuole humour, è un tonico, è una cura». Oggi Genevieve ha 42 anni, è sposata con un chiropratico e la sua carriera è stata il sogno di un nerd. Ha iniziato nella saga di Matrix, il prossimo film è il biopic su J.R.R. Tolkien, ma soprattutto è stata Mon Mothma, la senatrice di Star Wars che dà il via alla rivolta contro l’impero. «Mi piacciono le donne ribelli, sogno più leader di questo tipo, come la meravigliosa Jacinda Ardern, primo ministro neozelandese, o Angela Merkel, il cui lavoro è straordinario». Se volete saperne di più su Genevieve, non cercatela sui social, dove è assente. «Sono troppo rumorosi, io ho bisogno di tempo per pensare, per leggere, per elaborare. Ai fan devo creatività e lavoro, non la condivisione di me stessa».