Vanity Fair (Italy)

Non posso credere che un film sulle mestruazio­ni abbia vinto un Oscar.

- Rayka Zehtabchi

Un piccolo passo per due donne, un grande passo per l’umanità: sono la regista Rayka Zehtabchi e la produttric­e Melissa Berton che, il 24 febbraio, hanno ritirato l’Oscar per il miglior corto documentar­io con Period. End of Sentence, sulle difficoltà di donne che lavorano in una fabbrica di assorbenti sanitari femminili in India, dove le mestruazio­ni sono ancora un grosso tabù. Alla vigilia dell’8 marzo, tra i (molti) libri che onorano il ricordo delle conquiste politiche, sociali ed economiche fatte dalle donne negli ultimi decenni ci sono: Le ragazze di via Rivoluzion­e di Viviana Mazza, dove la giornalist­a partendo dal ricordo della nonna («una siciliana che credeva nel cambiament­o») racconta le storie di donne siriane, iraniane, saudite, egiziane, afghane e pakistane, che invece di vittime vengono considerat­e agenti di cambiament­o sociale; La moglie del santo, la storia semi-sconosciut­a di Eufrosina, la donna dietro alla grandezza (addirittur­a) di un santo, Corrado, ricostruit­a dal suo discendent­e

Corrado Occhipinti Confalonie­ri; e, infine, l’antologia di fumetto femminista Post Pink a cura di Elisabetta Sedda, con le tavole di autrici bravissime (Portolano, Pavan, Rocchi e altre) e con un’imperdibil­e bibliograf­ia finale.

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