Vanity Fair (Italy)

LA VI(T)A DELLA SETA

- di ILARIA CHIAVACCI

Sensuale, segreta, sofisticat­a. Seta. Il solo suono evoca sensazioni TATTILI e visive che rimandano a mondi lontani, serate scintillan­ti e incontri hot. L’hanno usata artigiani per decorare pannelli, artisti come supporto per le loro creazioni e persino robot per creare installazi­oni. L’hanno indossata le donne più affascinan­ti della storia. La sua produzione si è sviluppata in Cina, e il segreto della lavorazion­e è rimasto in Oriente a lungo. Oggi l’«occidental­izzazione» della seta ha reso questo materiale più DEMOCRATIC­O, ma non meno attraente. Intimissim­i le ha dedicato una collezione di lingerie e look da giorno, e una campagna con protagonis­ta IRINA SHAYK, 33 anni.

1. Ai Weiwei: volume edito da Taschen in edizione limitata che ripercorre la carriera dell’artista con l’aggiunta di opere inedite. Ogni copia è firmata da

AI WEIWEI e avvolta in una sciarpa di seta sulla quale è riprodotto il suo lavoro Straight. 2. PARAVENTO del diciassett­esimo secolo conservato nel Museum of Fine Arts di Houston. 3. La star americana CARROLL BAKER con un abito di seta a bustier in uno scatto degli anni Sessanta. 4. La nuova installazi­one del Victoria and Albert Museum di Londra: ELYTRA FILAMENT PAVILION, realizzata da un robot. 5. Donne lavorano la seta in GIAPPONE, 1953.

6. Sempre nel 1953, MARILYN MONROE in sottoveste di seta.

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