LO SPECCHIO DELLÕANIMA
L’abbinamento giusto in «zona caviglie»: Trudeau docet
C’è voluto il primo ministro canadese Justin Trudeau per sdoganare calze in technicolor e super pop. Se lui le indossa ai summit internazionali, possiamo farlo anche noi in ufficio. Dopo tutto è proprio nella zona caviglie che noi uomini possiamo dare libero sfogo alla fantasia. Seguendo queste semplici regole. 1. L’eccentricità delle calze deve essere inversamente proporzionale a quella delle scarpe: quanto più le prime sono audaci, tanto più le seconde siano low profile. E viceversa. 2. Le calze sono il trait d’union tra pantaloni e scarpe, l’apostrofo colorato tra le parole «s’abbinano». Scegliamole, allora, in modo che dialoghino armoniosamente tanto con gli uni quanto con le altre. O, almeno, che non urlino cacofonicamente. 3. Due le scuole di pensiero nel vestire i malleoli. C’è chi preferisce la safe zone dell’accostamento cromatico a maglione o cravatta, e chi, invece, con coraggio punta sui contrasti strong. Prendete posizione! 4. Se la fantasia ha un colore di fondo, che sia lo stesso delle scarpe. Nero con nero, marrone con marrone, blu con blu. Non è difficile, su. 5. Il cuoio dà il meglio di sé quando associato a colori pieni e vibranti, dal turchese al corallo, fino al verde mela. Per un mocassino, è la morte sua. 6. L’abbinamento più azzardato? Seriose Derby nere traforate e calze a righe orizzontali, meglio se sgargianti. Reference: Krusty il clown. Urge però un certo sense of humour. 7. Scarpe intrecciate? Via libera alle fantasie più spavalde: fiori, paisley, pois... Anche in palette da carnevale di Rio. Se ci si crede, lo si deve fare fino in fondo. Fino ai piedi, insomma. federico rocca