IL TRUCCO C’È E SI VEDE
Non solo creme, dopobarba o solari: nel beauty case maschile entrano a pieno titolo rossetto, mascara e illuminanti. I trend arrivano dalla moda e dalla musica, e piacciono sempre pi•
La stanza da bagno non è più il backstage delle donne di casa. Parallelamente alla crescita del mercato del grooming maschile, che secondo Ernst & Young raggiungerà i 61 miliardi di dollari nei prossimi due anni, è aumentato anche il tempo che gli uomini trascorrono davanti allo specchio: secondo Gillette siamo a 16 minuti. E sempre più spesso questo tempo non viene impiegato solo per applicare creme anti-occhiaie, dopobarba, profumo e gel sui capelli, ma anche per truccarsi. Con la complicità di rapper, cantanti, attori e beauty vlogger uomini quali Jake-Jamie Ward aka The Beauty Boy e Jeffree Star, coprire le imperfezioni con correttori e BB cream, curare le sopracciglia e illuminare gli zigomi non è più una prerogativa femminile. Se l’attore queer Ezra Miller ha stupito nel front row dell’ultima sfilata di Louis Vuitton con un rossetto ciliegia dal finish brillante, su palcoscenici e red carpet uniformare l’incarnato, ma soprattutto creare un trucco smudge con la matita nera colata sotto l’occhio è considerato un vezzo virile da rockstar, e oggi anche da rapper, che presto sarà copiato anche lontano dai riflettori. Lo dimostra il fatto che trovare prodotti make-up dichiaratamente genderless o per uomini, con pack minimal e nomi che richiamano le attenzioni maschili, è sempre più facile.
Ad aprire la strada è stato Giorgio Armani, pioniere del concetto di bellezza fluida, con il balsamo labbra Him/Her Lip Care lanciato nel 2016. Nel 2018 è arrivata poi la collezione Boy de Chanel: fluido colorato, matita sopracciglia e balsamo labbra pensati specificatamente per lui. Anche la nuova linea Mister di Givenchy, dal genere neutro, include prodotti simili: mascara per sopracciglia, gel abbronzante, correttore e stick opacizzante. In rete, invece, le offerte di make-up da uomo abbondano, tanto che su mrporter.com la categoria «grooming» dal 2013 è cresciuta del 300%. Che i clienti stiano aumentando è una realtà, resta da capire se le donne sono pronte a fargli spazio nella propria toeletta.