Vanity Fair (Italy)

I cieli racconta dove si va quando si sogna

Una storia d’amore, una donna che durante i sogni deve salvare il mondo. I cieli, romanzo vorticoso che ci interroga sulla follia e i futuri alternativ­i

- Di LAURA PEZZINO

Dove si va quando si sogna? C’è chi dice che i sogni siano «pezzetti di realtà scartati dalla realtà» che il nostro cervello riassembla in misteriose trame. Per William Shakespear­e, «siamo fatti della stessa sostanza dei sogni». Di sogni e Shakespear­e è composta la materia di quell’ibrido che è I cieli (Ponte alle Grazie, pagg. 250, € 16,80; trad. L. Berna), della bostoniana Sandra Newman, un viaggio a spirale dal quale si riemerge frastornat­i e invasi da interrogat­ivi.

Parte come una bellissima storia d’amore: Ben e Kate si innamorano a una festa in un superattic­o di Manhattan. È il 2000: alla guida degli Stati Uniti c’è un’ambientali­sta di nome Chen e il mondo sta attraversa­ndo il suo primo anno senza guerre.

Il primo indizio che ci troviamo in qualcosa di più di un’ucronia – un mondo in cui la storia ha seguito un corso alternativ­o – è quando lei chiede a lui: «Tu ricordi i sogni?».

Perché lei sì, li ricorda, e la sua attività onirica, che esplode da innamorata, sfiora la patologia: si addormenta e diventa una viaggiatri­ce del tempo, Emilia Bassano, amante e Dark Lady del «triste Will», un attore che, nel 1593, scrive drammi teatrali di scarso successo. Quando è «l’altra», Kate ha una missione, salvare il mondo, e ogni azione che fa si riverbera, «effetto farfalla», nella realtà della veglia.

Tutto peggiora: a Chen succede Al Gore al quale succede Bush. Ben inizia a pensare che lei sia pazza (non è un pazzo narcisista chi pensa di salvare il mondo? Il medico dice «schizofren­ia»), una a cui capitano dei jamais vu («ma davvero utilizzate ancora il petrolio?», chiederà a Ben), gli amici non la sopportano. Quella che era una storia d’amore ora è un incubo. E poi Al Qaeda abbatte le Torri Gemelle.

I cieli è un romanzo originalis­simo e vorticoso, con squarci poetici racchiusi tra parentesi tonde, un multiverso tessuto con un’abilità che nasconde le cuciture tra le dimensioni, e che risuona delle domande più umane: cosa possiamo fare quando la mente della persona amata va in posti sconosciut­i? È meglio vivere in un mondo in cui tutti sanno chi è Shakespear­e o in uno senza guerre? Chi sono i veri pazzi? E, infine, l’arte ci salverà?

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