Siamo tutti figli di Frank Sinatra
Satchel Ronan O’ Sullivan Farrow, 31 anni, è figlio del regista Woody Allen e dell’attrice Mia Farrow, l’unico figlio biologico della coppia, anche se da anni si dice che il suo vero padre sia Frank Sinatra, che Mia Farrow sposò in prime nozze nel 1966. Il matrimonio tra Mia e Frank durò solo due anni, ma la relazione forse no, visto che l’attrice, in un’intervista a Vanity Fair
America, dichiarò che è «possibile», che Ronan − nato nel 1987 − sia figlio di Sinatra che all’epoca aveva 72 anni. In risposta a questa dichiarazione, Ronan medesimo twittò: «Sentite, tutti siamo potenzialmente figli di Frank Sinatra». La famiglia di Ronan è piuttosto complicata, visto che sua madre ha cresciuto 14 figli, di cui 4 biologici e 10 adottati. Tre di loro sono morti: Tam e Lark per malattia, Thaddeus suicida a 27 anni. Tra i figli adottivi di Mia Farrow c’è anche Soon-Yi Previn (cognome del secondo marito di Mia, con il quale la adottò) di cui Woody Allen si innamorò quando lei aveva tra i 19 e i 22 anni (la sua data di nascita è incerta): nel 1992 Farrow trovò delle foto di SoonYi seminuda scattate da Allen e iniziò una delle cause di divorzio più aspre della storia. Sempre nel 1992 Dylan Farrow, che allora aveva 7 anni ed era la figlia adottiva di Allen e Mia, dichiarò di essere stata abusata dal padre. Il regista fu assolto dall’accusa, ma la famiglia Farrow (esclusa ovviamente Soon-Yi e anche il figlio Moses che da adulto si è riavvicinato ad Allen, accusando la madre Mia di atteggiamenti crudeli e manipolatori) si è stretta intorno a Mia che allora ottenne la custodia dei figli. Allen e Soon-Yi si sono sposati nel 1997, stanno ancora insieme e hanno adottato due bambine.
Allen si è sempre dichiarato innocente nei confronti delle accuse di Dylan, che nel 2014, anno in cui il regista ha ricevuto il Golden Globe alla carriera, ha scritto una lettera aperta al New York Times, facendo un appello allo star system perché smettesse di idolatrare quello che secondo lei è un pedofilo. Cosa che ha fatto anche in un’intervista televisiva nel gennaio 2018, in seguito alla quale alcuni artisti che avevano lavorato con Allen – Colin Firth, Mira Sorvino, Greta Gerwig, Ellen Page, tra gli altri – si sono impegnati a non farlo mai più o, come Timothée Chalamet, Rebecca Hall e Griffin Newman, a devolvere i compensi guadagnati per il lungometraggio
A Rainy Day in New York, diretto dal regista, ad associazioni che si occupano di vittime di abusi sessuali. Recentemente invece gli attori Scarlett Johansson e Javier Bardem si sono uniti a Diane Keaton e Alec Baldwin nella difesa del regista.