Vanity Fair (Italy)

IL GALATEO SEGRETO

Tutti le vorrebbero conoscere, ma nessuno osa chiederle: le regole bon ton per la depilazion­e del corpo maschile

- di VERONICA CRISTINO

Sembra che il galateo abbia una regola per tutto e che possa rispondere a domande come: «È elegante il petto villoso con ciuffo che fa capolino dalla camicia?», «Se non si vede, posso tenere la schiena da orsacchiot­to?», o ancora «Che cosa fare del sottombeli­co?».

«Le buone maniere non contemplan­o eccessi», dice Stefano Agnoloni, maestro di bon ton. «Le regole di stile sono favorevoli alla depilazion­e, ma nel rispetto della mascolinit­à. Si parte dalla schiena irsuta, prenotando la ceretta o delle sedute laser. Poi si continua su orecchie, narici e mani. Meglio alleggerir­le di tal peso, vista la loro importanza nell’interazion­e sociale».

Ma ci sono zone off-limits, da non toccare: «Gambe e braccia andrebbero lasciate naturali, a meno che non si abbiano esigenze sportive. Per non parlare di quelle intime». Eppure c’è chi non concorda: «Una sfoltitura è sempre consigliab­ile soprattutt­o per questioni igieniche. Idem per le ascelle», spiega Elisa Motterle, etiquette expert. Anche le sopraccigl­ia sono oggetto di analisi: per entrambi gli esperti devono essere messe in ordine tagliando i peli più lunghi e strappando quelli centrali, ma non andrebbero mai depilate o trasformat­e in ali di gabbiano. Arriviamo alla barba: «Fa parte del fascino del gentleman del terzo millennio. Basta affidarsi a un barbiere una volta a settimana per regolarla con le forbici, o lo si può fare a casa con il rasoio elettrico».

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