Vanity Fair (Italy)

BELLEZZA Così l’ora solare migliora la pelle

Spostare le lancette indietro è un micro-choc, anche per la pelle. Ma è possibile capitalizz­are l’ora in più di buio serale con trattament­i estetici «invernali» e scegliendo nuovi alleati

- di ROSSELLA FIORE ed ELEONORA NEGRI foto SABINE VILLIARD

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, sarà il 113° anno che Europa e America settentrio­nale sposterann­o le lancette indietro. Saranno anche solo 60 minuti ma, stando alle statistich­e, il passaggio all’ora solare ha effetti significat­ivi sulla salute generale. I più comuni sono racchiusi sotto l’acronimo Sad, Seasonal Affective Disorder, un insieme di stanchezza e irritabili­tà, fino ad arrivare a situazioni più serie come incidenti stradali e infarti, la cui ricorrenza cresce nei giorni successivi costando al Pil europeo circa l’1% di spese in più.

Ecco perché, nel 2021, gli Stati membri dovranno decidere se spostare per l’ultima volta l’orologio. E per fortuna, perché «anche la minima variazione di un’ora porta alla desincroni­zzazione dei ritmi circadiani, quei meccanismi fisiologic­i regolati dall’alternanza di luce e buio. Come la digestione: se mangio alla stessa ora, i miei organi si preparano a ricevere il cibo, è una questione di efficienza», spiega Roberto Manfredini, cronobiolo­go, professore di Medicina interna presso l’Università degli Studi di Ferrara e direttore del dipartimen­to di Clinica medica all’ospedale SantA’ nna di Cona, in provincia di Ferrara.

SALVIAMO LA NOTTE

Viviamo in un mondo sempre più illuminato in cui la luce artificial­e, soprattutt­o quella a led, ha sostituito il sole, e non sempre per il meglio: «Nelle città più luminose, per esempio, si registra una maggiore diffusione dell’obesità tra i giovani. È fondamenta­le per la nostra salute proteggere il sonno e quindi il ritmo circadiano. Basti pensare alle difficoltà delle persone che hanno un lavoro notturno, ai piloti, oppure ai ciechi dalla nascita ai quali viene somministr­ato gratuitame­nte un medicinale costoso per regolare sonno e veglia», conclude Manfredini. Dormire più o meno bene è un indicatore che sempre più spesso viene preso in consideraz­ione per valutare la salute generale, tanto che sarebbe ideale cambiare le proprie abitudini diurne per migliorare le «performanc­e notturne»: «Suggerisco di non assumere stimolanti, non esporsi a luci artificial­i e non addormenta­rsi in luoghi diversi dal letto. In più, la stanza deve essere correttame­nte oscurata e alla giusta temperatur­a», spiega Carolina Lombardi, responsabi­le del servizio di Medicina del sonno dell’Istituto Auxologico Italiano Irccs, all’ospedale San Luca di Milano.

IL VANTAGGIO ESTETICO

Essendo meno esposti alla luce solare, la beauty routine può essere rivista aggiungend­o o sostituend­o alcuni trattament­i: «Da applicare di giorno ci sono sieri schiarenti e depigmenta­nti, perché la pelle adesso è più forte e non rischia di fotosensib­ilizzarsi. Mentre in ambulatori­o si possono richiedere peeling chimici e laser schiarenti», spiega Maddalena Montalbano, dermatolog­a. Sessanta minuti di buio in più la sera, poi, sono un vantaggio per rimpolpare la pelle con nuove formule: «È il momento di provare creme con complessi auropeptid­ici, ricchi d’oro, che vanno a migliorare l’elasticità, la compattezz­a, e promuovono la formazione di fibre di collagene. Strategico è anche il coenzima Q10, un ingredient­e che riduce stress ossidativo e macchie scure, proteggend­o dai radicali liberi».

Meno luce naturale significa stare meno all’aria aperta e magari trascorrer­e più ore a casa davanti a pc, tablet e tv: «L’ideale è proteggere gli occhi dalla luce blu con colliri ad azione schermante. Poi, fare attenzione alla detersione, che d’inverno deve prevedere un’esfoliazio­ne più energica per le pelli spesse, mentre per quelle sensibili servono saponi non irritanti ma che, comunque, puliscono in profondità. Come i syndet, acronimo di “synthetic detergent”, composti da tensioatti­vi di sintesi senza soda, potassio e amidi, addizionat­i a sostanze idratanti. Infine, per restituire l’acqua persa dalla pelle per via dei riscaldame­nti domestici, suggerisco di usare tre volte a settimana fiale a base di bava di lumaca: reintegran­o l’idratazion­e cutanea e cancellano i problemi di secchezza».

Attenzione a chi dorme su un fianco, perché il tessuto delle federe è determinan­te per salvare la pelle dall’autumn blues e cancellare segni di jet lag stagionale: cotone e lino sono alleati perfetti.

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I segni di una notte brava si alleviano in 20 minuti grazie agli Hyalushot-Eyes di MATIS, patch anti-age ad azione liftante. Con acido ialuronico e arbutina, un fitoattivo schiarente dell’uva ursina, minimizzan­o le occhiaie e agiscono sulle piccole rughe e sul rilassamen­to della zona periocular­e (€ 52).
OCCHI APERTI I segni di una notte brava si alleviano in 20 minuti grazie agli Hyalushot-Eyes di MATIS, patch anti-age ad azione liftante. Con acido ialuronico e arbutina, un fitoattivo schiarente dell’uva ursina, minimizzan­o le occhiaie e agiscono sulle piccole rughe e sul rilassamen­to della zona periocular­e (€ 52).
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