Vanity Fair (Italy)

LIVING VIAGGI Gli hotel più belli del mondo #ilmiovanit­y: la voce dei lettori

- di LAURA FIENGO

La lista era attesissim­a, 600 mila viaggiator­i li hanno scelti, provati e votati: sono loro, i Best Hotels 2019 dall’Italia a New York, dall’India all’Andalusia, ecco a voi i nuovi indirizzi per sognare, partire e fuggire nell’anno che verrà

Qual è l’hotel più bello del mondo? E la prima cosa che guardi quando entri in camera? E quale amenity?, le forniture di accessori e gadget per gli ospiti che trovi nella stanza – vanno dal prevedibil­e trio shampoo-balsamo-crema corpo allo steamer che toglie le grinze all’abito prima di uscire. E quale benvenuto (frutta, dolci, bevande locali...) trovato all’arrivo ti ha più entusiasma­to?

Queste domande, grande classico tra maniaci di hotel e viaggiator­i abituali, per i giornalist­i di viaggio e gli addetti ai lavori sono un vero tormentone. Nel sondaggio interno tra i colleghi di Vanity Fair è risultato che la prima cosa che si guarda è il bagno, seguito dal letto, ma c’è anche la vista, il cuscino, la pulizia, il balcone, il frigo-bar, l’atmosfera generale al primo impatto con la stanza.

Questa non facile magia si ottiene grazie a un delicato cocktail di talenti, lusso oggettivo e umanità. Cioè location strepitose, tradizione, competenze, ferri del mestiere ma anche profumi d’ambiente preziosi e segreti (spesso a base di ambra, fateci caso quando acquistate la prossima candela), armadi strategici retroillum­inati, servizi in camera che bussano con il drink preferito prima che tu abbia messo giù il telefono (li abbiamo seguiti: micro bar nascosti al piano!). E governanti degne di re, schiere di staff con talenti al limite della psicologia, per saper capire, anzi anticipare, ogni desiderio dei fortunati ospiti.

Sono questi alcuni tra i criteri con cui viene stilata la celebre classifica Readers’ Choice Awards di Condé Nast Traveler. Il parere competente dei lettori globali, che votano via web (per la prima volta quest’anno uniti nella votazione tra Usa e UK: 600 mila voti totali), è importanti­ssimo, si esprime in modo insindacab­ile ogni ottobre, e in questi giorni molti hotel, grandi nomi ed esordienti sulla scena, indirizzi da leggenda nelle metropoli e lodge perduti in giungle remote, corrono a vedere come si sono piazzati, e festeggian­o sui social le prime posizioni nelle varie categorie. Con alcune sorprese.

METTI UN PATIO ANDALUSO

Il miglior hotel di Spagna e Portogallo, per esempio, non è notissimo: il Finca Cortesin Hotel Golf & Spa di Casares, a un’ora dall’aeroporto di Malaga (fincacorte­sin.com, lo vedete nella pagina precedente e in queste foto). Siamo andati a vederlo dopo che il Readers’ Choice ha decretato: «Non ci

sono dubbi: uno dei più bei luoghi d’Europa dove rifugiarsi».

Alla Finca abbiamo scoperto un parco di 200 ettari a perdita d’occhio che non si riesce a visitare tutto, un patio andaluso dove il pavimento salta all’occhio: in effetti proviene da una cattedrale medievale (tranquilli, diroccata e sconsacrat­a, mi hanno assicurato). Tra poco nell’hotel spunterà un albero di Natale alto fino al soffitto che vale un passaggio anche se non si soggiorna. Per dire, uno dei ristoranti, El Jardín de Lutz (gli altri sono il giapponese Kabuki Raw e l’italiano Don Giovanni), ospita una mangiatoia per cavalli in marmo antica centinaia di anni e i bagni sono così sontuosi che confonderl­i con il salotto non è raro. La Finca Cortesin è strategica per chi vuole visitare in grande stile la costa sempre più emergente di Tarifa cara ai surfer, ma anche Jerez de la Frontera e, perché no, anche il Marocco in giornata: la fascinosa Tangeri è a un’ora e mezza di ferry boat dal porto di Tarifa. Shopping pazzo, hammam, tè alla menta e ritorno al paradisiac­o indirizzo. Ma lasciando la Spagna e scorrendo la lista, un altro primo posto ha tutti gli occhi puntati: miglior hotel a New York City.

THE WINNER IS...

Il Best Hotel di New York 2019 è The Lowell, indirizzo dell’Upper East Side, appena dietro il parco, aperto nel 1927 ma tutt’altro che polveroso, con camini accesi, ristorante di ispirazion­e francese (si chiama Majorelle; lowellhote­l.com) e tra i più lussuosi Leading Hotels of The World della collezione, dove incontri tutto il bel mondo, ma anche in versione relax sotto casa, preso da animate conversazi­oni, e la cui terrazza nella suite è così elegante che potrebbe averci vissuto Jacqueline Kennedy. Il benvenuto del Lowell è a base di rose bianche, vino rosso, cioccolati sublimi e, se sei fortunato, anche un pigiama maschile di percalle così chic&sexy che gli ospiti di ogni genere vanno in brodo di giuggiole e non vogliono più uscire dalla camera. Ovviamente diverso è il welcome del miglior hotel d’India, il Taj Lake Palace di Udaipur (tajhotels.com). Un’orchestra di strumenti antichi del Rajasthan suona mentre petali di fiori piovono in testa agli ospiti arrivati in barca (l’hotel è il palazzo di un maharaja in mezzo a un lago). C’è anche una signorina in sari che vi farà assaggiare dello yogurt e vi metterà olio sulla fronte, come si usa con gli ospiti di riguardo della nobiltà antica rajasthana.

BAMBÙ, VINO E BOLLICINE

Tutt’altro stile a Bawah Reserve (bawahreser­ve.com), il paradiso corallino pigliatutt­o aperto solo un anno fa sulle Isole Anambas, al largo di Singapore, e già tra gli indirizzi clou per i cercatori di isole. Qui il benvenuto è un set pareo artistico da portare a casa, cannucce di bambù e un massaggio balinese doc. Tornando più vicino a casa, con un’occhiata finale troviamo altri piazzament­i interessan­ti.

Il miglior hotel in Francia, per esempio, è tutto da scoprire: aperto solo dall’estate 2018, il Royal Champagne Hotel & Spa (royalchamp­agne.com) è il primo hotel 5 stelle design nella regione. Oltre all’accesso alle celebri cantine, il suo segreto non è solo nelle bollicine: con 47 camere, ha una spa da 16 mila mq firmata Biologique Recherche e Kos Paris.

Finalmente arrivati all’Italia, tra i migliori hotel in Europa troviamo al 5° pregiatiss­imo posto, circondato da stranieri, il Rosewood Castiglion del Bosco di Montalcino (Siena; castiglion­delbosco.com). Bella sorpresa per il resort aperto nel 2003 da Massimo e Chiara Ferragamo e le sue ville incantate con piscina (riscaldata), idillio d’inverno.

Il tipo di posto dove all’arrivo trovi rose bianche, cioccolato e un pigiama maschile

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Da sinistra, il Finca Cortesin Hotel Golf & Spa di Casares (Malaga). La Bawah Reserve (Isole Anambas, Indonesia). L’hotel The Lowell (New York, Upper East Side). Il Taj Lake Palace (Udaipur, India).
FINCA, ISOLA, PALAZZO Da sinistra, il Finca Cortesin Hotel Golf & Spa di Casares (Malaga). La Bawah Reserve (Isole Anambas, Indonesia). L’hotel The Lowell (New York, Upper East Side). Il Taj Lake Palace (Udaipur, India).
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Il patio centrale alla Finca Cortesin Hotel Golf & Spa di Casares (Malaga), e un angolo con oggetti preziosi e tappezzeri­a esotica del Blue Bar, sempre nel premiato albergo spagnolo.
IL BELLO DI FARE TAPPEZZERI­A Il patio centrale alla Finca Cortesin Hotel Golf & Spa di Casares (Malaga), e un angolo con oggetti preziosi e tappezzeri­a esotica del Blue Bar, sempre nel premiato albergo spagnolo.
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La villa privata Gauggiole al Rosewood Castiglion del Bosco, tra i pochissimi hotel italiani premiati. Sotto, il Royal Champagne Hotel & Spa, primo hotel in Francia.
PREMIATA CAMPAGNA La villa privata Gauggiole al Rosewood Castiglion del Bosco, tra i pochissimi hotel italiani premiati. Sotto, il Royal Champagne Hotel & Spa, primo hotel in Francia.

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