IL FATTORE J

Mentre arriva la seconda stagione di Jack Ryan, John Krasinski e le new entry raccontano perché hanno accettato la sfida

La prima stagione è una scommessa, ma la seconda dev’essere una conferma: con questo spirito arrivano i nuovi episodi di Jack Ryan (dal 1° novembre su Amazon Prime Video), tratti dalla saga bestseller di Tom Clancy. Dopo la première mondiale al Festival della Tv di Monte-Carlo, da Londra – teatro di alcune scene cult delle puntate in arrivo –, i protagonisti raccontano le novità. John Krasinski, che da tempo ha smesso di essere sempre e solo considerato «il marito di Emily Blunt», qui torna anche in veste di produttore. Sognava un ruolo d’azione, dice, «da quando ho visto le sessioni intensive di training che mia moglie faceva in palestra per Edge of Tomorrow (film del 2014, ndr)». È stato accontentato: Jack Ryan 2 alza l’asticella fisica ed emotiva a livelli altissimi, spostando il centro delle vicende in Sud America con un complotto mondiale sul traffico d’armi, e con due new entry d’eccezione, Noomi Rapace (ricordate Millennium?) e Michael Kelly (l’odioso Doug di House of Cards). «Ho accettato dopo un’ora di chiacchierata con John Krasinski», spiega Rapace. «Abbiamo parlato di tutto, soprattutto delle nostre famiglie, tranne della serie: è un uomo così perfetto che quasi ti fa arrabbiare. Non potevo rifiutare il ruolo di Harry, deliziosamente ambigua, ho pensato: questa è la volta buona che il pubblico potrebbe odiarmi sul serio. Un po’ è paranoia, un po’ ipercritica. Ne vale la pena, anche perché nella realtà sarei una perfetta spia, sono un’ottima bugiarda, ho un talento innato per mentire». «Io no», aggiunge Michael Kelly, «mi si legge in faccia se provo a dire una bugia. Inizialmente avevo qualche resistenza a tornare in tv con un impegno tanto lungo, ma anch’io ho subito quello che chiamo “effetto John”, non si può resistergli e ho accettato la parte di Mike November. E poi quando mi ricapitano scene rocambolesche che coinvolgono battaglie ed elicotteri?».

Per l’occasione ritorna anche il famigerato James Greer, mentore di Jack, e in trasferta dalla Russia in Venezuela con un carico di segreti. L’attore Wendell Pierce li chiama diplomaticamente «conflitti personali», ma la posta in gioco è davvero molto alta.