Vanity Fair (Italy)

C’è da svecchiare una macchina

I veicoli diesel sono banditi, ma gli altri? Mancano le colonnine dell’elettrico e le auto a guida autonoma «imparano ancora le rotonde»

- Di FRANCESCO BISOZZI

Leonardo DiCaprio ha esultato, sui social, nei giorni scorsi, lodando l’Europa: perché s’intensific­a la lotta contro le auto diesel nelle grandi città. A Roma i mezzi a gasolio saranno banditi dal centro entro il 2024, a Milano e Bruxelles si arriverà a un divieto totale nel 2030, idem a Parigi dove per quella data si potrà circolare solo con l’elettrico o a bordo di veicoli a idrogeno. Intanto nel decreto Clima del governo gialloross­o ha trovato spazio pure un super bonus per la rottamazio­ne di vecchie auto e motocicli, che potrà essere utilizzato per l’acquisto di abbonament­i ai mezzi di trasporto pubblico o di biciclette tradiziona­li e a pedalata assistita.

A questo punto viene da chiedersi come ci sposteremo nel futuro. Nel 2018 in Italia sono state immatricol­ate 9.579 automobili elettriche. Sono tante o poche? Poche: rappresent­ano lo 0,5 per cento di tutte le macchine vendute nel Paese lo scorso anno. A far decollare la mobilità sostenibil­e non sono bastati finora nemmeno gli incentivi per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale: quest’anno le previsioni dicono che verranno venduti solo mille veicoli elettrici in più rispetto al 2018.A ostacolarn­e la diffusione contribuis­ce la penuria di colonnine di ricarica: in Italia se ne contano appena 8.200 e solo una su cinque consente di fare il pieno di energia in tempi rapidi, ossia in due ore al massimo. Così il crollo del diesel sta favorendo per ora le vetture a benzina e le emissioni di anidride carbonica rimangono alte.

La nuova mobilità urbana però prevede l’entrata in pista pure delle auto a guida autonoma: a Torino è pronto un circuito dove sperimenta­re le vetture senza autista, costellato di segnali stradali che già avvertono gli automobili­sti della possibile presenza delle «self-driving car». Quanto dovremo aspettare però per usarle davvero? Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, ha appena raffreddat­o gli entusiasmi affermando di non essere nemmeno sicuro che lo sbarco nelle città delle auto totalmente autonome avverrà prima della sua morte. La conferma arriva anche da Alberto Broggi, guru italiano della guida autonoma e manager di VisLab, prima società ad aver ottenuto in Italia il permesso di testare questo tipo di veicoli, che ci ha confidato: «Conduciamo test su base giornalier­a, ma i nostri mezzi intelligen­ti devono ancora finire d’imparare a entrare e uscire dalle rotonde in sicurezza».

 ??  ?? BISOGNA ACCELERARE
Una navetta elettrica Navya a guida autonoma, a Torino: si muove su un percorso pre-mappato, ma un operatore a bordo se serve può prendere il controllo del veicolo. Sopra, il cartello del parcheggio con stazione di ricarica.
BISOGNA ACCELERARE Una navetta elettrica Navya a guida autonoma, a Torino: si muove su un percorso pre-mappato, ma un operatore a bordo se serve può prendere il controllo del veicolo. Sopra, il cartello del parcheggio con stazione di ricarica.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy