Vanity Fair (Italy)

FITNESS Allenarsi imitando gli animali

Camminare a quattro zampe come le tigri o strisciare come lucertole: con le discipline Animal si allena il fisico e si scatenano antichi istinti

- Di ELEONORA NEGRI foto MARTIN RUSCH

A guardarla da fuori, una lezione assomiglia a quel gioco che si fa da bambini quando si imitano gli animali. Con la differenza che nella «versione adulta» le posizioni sono più complesse, la concentraz­ione è altissima e l’attitude del coach non ha nulla a che vedere con quella della maestra d’asilo. Parliamo dell’Animal Move, disciplina quasi primordial­e nata da un ramo del Movement Training fondato dall’israeliano Ido Portal, rilanciato poi in una versione più «fluida» dal fitness trainer Mike Fitch con il nome di Animal Flow.

La palestra così si trasforma in una savana: «Pose da scimmia e da tigre sviluppano forza e resistenza oltre a regalare una maggiore flessibili­tà. La lucertola è il movimento più difficile perché il baricentro è estremamen­te basso e questo richiede mobilità e coordinazi­one», spiega Samhi Audhi, coach Animal Move presso il club La Montgolfiè­re di Parigi. «Per prendere fiato, invece, ci si isola e si fa il Low Beast, una figura che sembra un cane a testa in giù ma con le gambe piegate e i glutei sui talloni». I benefici che porta questa ginnastica bestiale sono tanti: «Contrastar­e la forza di gravità con il proprio corpo aumenta potenza e resistenza, oltre a migliorare la fluidità dei movimenti», dice Paola Lisciandre­lli, del centro G Box di Roma (gboxroma.com). Inoltre aiuta a fare squadra e a combattere l’insicurezz­a: «Permette di lasciarsi andare completame­nte e ritrovare gli istinti elementari», dice Audhi, «come il riconnette­rsi agli altri». Si prova anche a Milano da primefitne­ss.it.

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