L’ORA DI FILOSOFIA
Meno precisione, più emozione: è l’ultima provocazione nell’era del digitale
Con la sua lancetta unica che si muove al centro del quadrante, il nuovissimo Millenary Frosted Gold Philosophique di Audemars Piguet invita a un viaggio nel tempo. Un tempo lontano – antecedente il XVIII secolo − in cui il quotidiano seguiva il ritmo del sole. Dove gli orologi indicavano semplicemente l’ora, ignorando i minuti. Quando i secondi avevano un’esistenza solo teorica. «Questo modello mette in discussione l’implacabile trascorrere del tempo liberandolo dalla “corsa alla precisione”», racconta Olivia Giuntini, Chief Brand Officier della manifattura svizzera che ha sede a Le Brassus, vicino a Losanna. «Ci ricorda che l’orologio è, prima di tutto, un oggetto che deve emozionare e non solo un implacabile indicatore del tempo che scorre veloce». Un’affermazione che può apparire contraddittoria, ma che ha un senso profondo in un’epoca in cui per leggere l’ora basta uno smartphone. E che ha un precedente. Già nel 1982, quando la tendenza era quella di produrre orologi al quarzo, Audemars Piguet lanciò una sfida simile presentando un modello da uomo con movimento meccanico, dotato della sola lancetta delle ore. Era il primo Philosophique, che scandiva il tempo in modo, appunto, filosofico, quasi sentimentale.
Non è un caso che la nuova collezione si rivolga, invece, a coloro che più di tutti oggi vivono il peso della frenesia della vita contemporanea, le donne. Il Millenary Frosted Gold Philosophique è una sorta di gioiello, con un sofisticato movimento a carica automatica, che sposta la lancetta seguendo una traiettoria ellittica. Il quadrante, blu o marrone, è caratterizzato da un effetto martellato. La cassa, in oro rosa o bianco 18 carati, combina parti satinate e lucide. È la finitura Frosted Gold, una tecnica che Audemars Piguet deve alla designer fiorentina Carolina Bucci. Guarda caso, un’altra donna.