VARANASI, IL CENTRO DEL MONDO
Lo scrittore americano Mark Twain non era esattamente un mistico, eppure è lui che ci ha regalato questa definizione di Benares (chiamata più spesso Varanasi): «Benares è più vecchia della storia, più vecchia della tradizione, più della leggenda e sembra due volte più antica di tutto questo messo insieme». Non esagerava: il cuore spirituale dell’India, abitato da 3.500 anni, è uno dei luoghi più antichi del mondo, e anche uno dei più sacri per gli induisti, che vengono a bagnarsi nell’acqua del Gange. Un fiume, ma anche una dea, la Madre Ganga (letteralmente «che va veloce»), la personificazione del celebre corso d’acqua. Buona notizia, la temuta folla della città, meta di pellegrinaggi da tutta l’India, a fine anno è meno intensa, dunque Natale è uno dei momenti migliori per andarla a conoscere. Capiterà di sentire per strada i Christmas Carols suonati con sitar e tabla, ma il cuore delle celebrazioni da non perdere è il rito indù dell’Aarti che si svolge ogni sera sul Dasaswamedh Ghat.
Il sole cala all’orizzonte tra fuoco, fumo, benedizione collettiva. Da brivido.
Arrivarci via mare, magari partendo LA VANITY DRITTA dall’imbarco di un hotel boutique defilato che percorre il Gange nel blu cobalto del crepuscolo (come il delizioso Guleria Kothi, palazzo del XVIII secolo sul fiume magnificamente restaurato e con caffè-terrazza sul fiume; guleriakothi.com).