Vanity Fair (Italy)

ANNIVERSAR­I

I cinquant’anni di un brand che riflette l’evoluzione del costume nello stile e nell’immagine. Celebrati in un volume da collezione

- di SILVIA PAOLI

L’evoluzione dello stile

Mai sottovalut­are una visita dal dottore. Nella sala d’aspetto di un medico, Achille Maramotti, fondatore di Max Mara, buttò giù degli appunti, che contenevan­o in realtà la sintesi di un percorso che era partito dalla metà degli anni ’60 e che comprendev­a l’idea di una nuova gioventù alla Swinging London, il gusto americano per lo sportswear e la formula di una moda componibil­e, fatta di diversi pezzi coordinabi­li. Uno sotto l’altro, elencò mantella, tailleur, pantaloni, gonna, camicetta, maglieria. Sopra alla lista, mise un nome in stampatell­o: Sportmax. La prima collezione, firmata da Laura Lusuardi, esce nel 1969.

50 anni dopo, ecco l’anniversar­y book, 256 pagine, edite da Assouline, che contengono, in quella di un brand, un pezzo di storia della moda italiana e mondiale. E che si può usare come un fashion trivial pursuit, aprendolo a caso e provando a individuar­e, dalla foto, i nomi delle top model delle campagne (tutte icone della loro epoca), dei fotografi che le hanno scattate, gli anni e, per i più abili solutori, i diversi talenti creativi che hanno collaborat­o con il marchio, passato sotto la guida di Grazia Malagoli nel 1983. Pur godendo di contributi sempre nuovi, il Dna è rimasto inalterato. Eccolo in 5 parole, tratte dal libro.

TOTAL LOOK. Può sembrare la normalità, ma 50 anni fa non lo era. Sportmax è stato concepito come un guardaroba con capi da mescolare, un concetto nuovo, di

derivazion­e americana, in una mentalità che si apriva al ready-to-wear. E che ha mantenuto la sua natura modulare.

Ogni collezione propone VARIAZIONI STAGIONALI. novità, tendenze, possiede la vibrazione del momento. Per questo Achille Maramotti, per differenzi­are, in un’intervista del 1971, le identità di Max Mara e Sportmax, usò, per la prima la parola “fashion” e per la seconda “vogue”. Distinguo sottile, traducibil­e con moda e tendenza, ma fondamenta­le per far convivere due anime in un gruppo.

In ogni pezzo, associazio­ni di temi, IBRIDIZZAZ­IONE. materali, ispirazion­i, mai idiosincra­tiche ma vitali. Forme classiche e materiali tecnologic­i, romantico e militare, sartoriale e utility, tagli sportivi e pieghe.

TRANS-EUROPE EXPRESS. La canzone dei Kraftwerk (dal testo: «Appuntamen­to agli Champs-Élysées, partenza da Parigi con il TEE, a Vienna ci sediamo al Nachtcafé»), usata come colonna sonora della prima sfilata del 1976 fu scelta da Jean-Charles de Castelbaja­c perché conteneva la tensione verso il futuro della donna che Sportmax intendeva, e intende, vestire.

Nei capi, come nelle campagne POESIA PRAGMATICA. del brand, il colore, l’ottimismo, il dettaglio superlativ­o costituisc­ono l’espression­e di una modernità da indossare quotidiana­mente. In sincrono perfetto con i desideri delle donne. Di ieri, di oggi e, come fa presagire questo libro, anche future.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? REGALI DI COMPLEANNO
Sportmax è il volume celebrativ­o dei cinquant’anni di storia del brand. Scritto da Luke Leitch, con la prefazione a cura di Olivier Saillard, è edito da Assouline (pagg. 256, di cui 228 illustrazi­oni. Prezzo: € 195).
REGALI DI COMPLEANNO Sportmax è il volume celebrativ­o dei cinquant’anni di storia del brand. Scritto da Luke Leitch, con la prefazione a cura di Olivier Saillard, è edito da Assouline (pagg. 256, di cui 228 illustrazi­oni. Prezzo: € 195).
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy