LIBERA DI SOGNARE
E di ricordare. Un profumo ci porta in un giardino onirico dove le essenze dialogano tra modernità e tradizione. E dove il sacro si connette al pop
euromagia: così Chandler Burr, giornalista e critico di profumi per il New York Times, ha definito quel meraviglioso incantesimo che il nostro senso più antico, l’olfatto, è in grado di mettere in scena trasportandoci altrove, con la velocità di uno sniff. Tutto merito dei neurotrasmettitori, diranno i più pragmatici, quelli che amano dare un senso logico al mondo. E se invece il potere di una fragranza andasse oltre la chimica, superasse la logica, sconfinando in quella terra di mezzo, un «dove» a metà tra il sogno e l’evocazione di ricordi passati? In questa dimensione, che ha la forza di un luogo dimenticato, ma mai del tutto sbiadito, risiede l’anima della nuova essenza Gucci Flora Gorgeous Gardenia. «La composizione floreale del profumo ci ha naturalmente trasportati in un giardino onirico, ispirato all’artista viennese Hans Zatzka», hanno commentato Pierre et Gilles, autori della campagna. Un universo perfettamente aderente all’estetica di Alessandro Michele, catturato dal loro stile che «dialoga con il fantastico e con il surreale, con il sacro connesso al pop. Se c’è qualcosa che ha bisogno di surrealismo e trascendentalismo, questa è
Nprecisamente l’idea del profumo». Una connessione tra menti creative, a partire dalla protagonista, la modella Unia Pakhomova «misteriosa, come un angelo caduto dal paradiso». Eterea ma anche moderna, portavoce di una bellezza che trascende i classici stereotipi. «Libera e sognatrice», come insegna Alessandro Michele, prima nella moda e ora nel beauty, portavoce di un movimento rivoluzionario: l’idea dell’imperfezione che diventa perfezione.