Luna di miele
Ronen Amir, turista israeliano di 29 anni, è rimasto ucciso in Bolivia mentre era in luna di miele. La sua vedova, Maya Amir, è in lutto. Quando Omri, un giovane divorziato, va a porgerle le sue condoglianze, Maya gli chiede di aspettarla fuori casa. Nella conversazione che segue, gli rivela che la morte di Ronen non è stata incidentale. A suo dire, Ronen ha intenzionalmente sterzato buttandosi nel baratro, dopo che l’aveva offesa e si era comportato in modo bizzarro. Più Maya entra nei dettagli, più Omri nutre dubbi sulla sua versione. D’altro canto è innegabilmente attratto da lei. Mentre fanno l’amore nella natura, lei lo avverte che durante l’orgasmo sembra che stia morendo.
Poi ha aperto gli occhi, lentamente.
E ha detto, ciao. E: grazie.
Stai bene? ho chiesto.
Sì, ha risposto, grazie.
Grazie di cosa, ho obiettato. Spogliati.
Mi dispiace, ha sospirato e allargato le braccia come Gesù crocifisso, non permetto agli uomini di toccarmi. Ma senti senti.
Proprio così.
Eri religiosa?
In un certo senso. Lascia perdere. E tu, come te la passi, uomo alto? Non vuoi godere, oggi? Fra poco devo rientrare.
*
Mentre camminavamo verso il memoriale, ho cominciato a sentire i graffi profondi che mi aveva inciso sulla schiena. Ogni graffio spediva una diversa pulsazione dolorosa. Devo ammettere che la cosa mi eccitava.
Sai, ho raccontato. Vi ho seguiti. Sulla Strada della morte. Cosa? Ma come…
Quando sei uscita dalla mia camera, la notte, eri così… ho temuto che ti succedesse qualcosa. E poi ti volevo rivedere. Ho girato tutta la città. Da un ostello all’altro. Finché non ho trovato quello dove eravate registrati. La señora all’ingresso ha detto che eravate partiti di prima mattina, per la Strada della morte. A quel punto – te lo puoi immaginare – mi sono inquietato davvero. Sono corso in centro. Ho noleggiato una mountain bike e sono partito.
Un momento – si è fermata di colpo – fino a dove sei arrivato, esattamente?
C’era un posto di blocco della polizia, le ho mentito. Dopo la cascata grande. Non permettevano di passare in bicicletta. Perciò sono stato costretto a fare dietro front e tornare a La Paz. E poi basta, pochi giorni dopo avevo il volo di ritorno.
Caspita, ha risposto. Espirando molta aria. E ha aggiunto, in tono diverso, quello che conta sono le intenzioni.
*
Arrivati alla macchina si è sfilata la mia giacca. Me l’ha restituita. Grazie, ha detto.
È stato un piacere, ho risposto.
Mi hai risolto un bel pasticcio, ha aggiunto, e mi ha lanciato un’occhiata semplice e calda, che non aveva più bisogno di sedurre o colpire.
Sarò lieto di continuare a risolvertene, ho ribattuto. Sì, eh? Ha replicato in un tono amaro mai usato prima. Ti va se torno a trovarti durante la settimana? Giovedì tengo un seminario qui nel nord.
Meglio di no, ha decretato. Potrebbero sospettare.