Non mi manda LA MAMMA
Caterina De Angelis è la figlia di Margherita Buy. Senza saperlo Carlo Verdone l’ha voluta in Vita da Carlo, che sta per tornare
Il consiglio più importante che Carlo Verdone le ha dato riguarda la sfera privata: «Mi ha spiegato che nel lavoro è importante affrontare le cose con rigore, ma che nella vita è meglio non prendersi troppo sul serio». Caterina De Angelis ha 22 anni e ci sta provando. Anche se «resto troppo autocritica, mi struggo dentro, mentre mia mamma è più brava a esternare». Quando Verdone l’ha voluta per interpretare sua figlia in Vita da Carlo, non sapeva che «mamma» è Margherita Buy. Della scelta non si è pentito e adesso la giovane attrice, che nel frattempo si è laureata in Storia del Cinema a Londra e si è iscritta a Roma alla’ ccademia Silvio da’ mico, torna nella seconda stagione della serie, dal 15/9 su Paramount+.
Il suo personaggio, Margherita, questa volta «è incinta e molto innamorata, benché abbia difficoltà ad ammetterlo: ha una corazza all’esterno, oltre a essere un po’ antipatica. Me lo diceva anche Giulia, la vera figlia di Carlo: “Se rispondessi a mio padre come fai tu, se la prenderebbe moltissimo”. Pure io non lo farei con il mio». Padri che sono accomunati dalla medicina: Verdone la coltiva per passione, Renato De Angelis la pratica davvero, come chirurgo,
«e il fatto che debba affrontare quotidianamente problemi drammatici mi ha aiutato a dare una prospettiva differente alle paure». Ma non alle timidezze. «Sono complessata per il mio metro e 80, cerco sempre di chiudermi, mi ingobbisco, incrocio le gambe. La differenza fra bassi e alti, ho scoperto in uno spettacolo, è che i primi sono più ambiziosi e pieni di vita perché abituati a scrutare il cielo, mentre noi – costretti a guardare giù – siamo riflessivi e in quanto più visibili dobbiamo misurare quello che facciamo. Le lezioni in Accademia, di danza, scherma e combattimento scenico, mi aiutano a superare il problema, fisicamente e psicologicamente». De Angelis ben volentieri reciterebbe già sul palcoscenico: «Le donne di teatro mi affascinano». Pensa alla Guerritore, che in Vita da Carlo è sua madre? «Monica è sicura di sé, grintosa, fantastica. Non che mia mamma non lo sia...». Margherita e Caterina durante il covid hanno scritto insieme un film, il primo da regista per la Buy, in uscita in autunno, dove interpretano proprio madre e figlia («e non era scontato che mi prendesse, credevo mi volesse fare un po’ di provini»). È una commedia, ma basata sul panico. «Il più grande trauma della vita di mia madre è stato quando le ho detto che andavo a studiare in Inghilterra. Abbiamo un rapporto morboso, così lei, che ha il terrore di volare, ha iniziato a fare corsi su corsi per riuscire a prendere un aereo e venirmi a trovare. Ce l’ha fatta, però solo una volta, con l’aiuto del Lexotan. Nel film, abbiamo ricreato questa dinamica. Che continua: la paura non le è passata, la notte prima che io parta lei non dorme e per tutto il viaggio mi segue su un’applicazione».