Vanity Fair (Italy)

L’ESPRESSO VA VELOCE

-

Ein pochi secondi il barista ci mette davanti una tazzina fumante di intenso caffè. Questa irrinuncia­bile delizia nasce dalla geniale idea di oltre un secolo fa di combinare la pressione dell’acqua (con un’apposita astuta macchina) alla polvere di caffè macinato al momento: «Espresso» dunque come sinonimo di velocità. Ma la sua origine è molto più lontana, il participio passato del verbo esprimere, oltre all’aver manifestat­o un’opinione, indica già anche un messo o persona mandata per accelerare i tempi: «Che il duca di Ferrara mandi al re Filippo persona espressa…», scriveva Annibal Caro nel ’500. E il Manzoni ci racconta nei Promessi Sposi di comunicazi­oni veloci tramite messaggeri: «Quello stesso giorno… arriva un espresso al signor podestà di Lecco, e gli presenta un dispaccio…»,

Anticipato­ri di quella posta espressa (con relativo apposito francoboll­o) che in anni passati garantiva in Italia una consegna rapida delle lettere. Anche i trasporti hanno ampiamente usato il termine: basti pensare all’orient Express, il mitico treno che dal 1883 collegava Parigi a Costantino­poli, reso famoso da molti film. E non c’è forse importante corriere al mondo che non utilizzi nel nome l’aggettivo express. Che poi ci siano «piatti espressi» preparati velocement­e sul momento è cosa che ci rende tutti felici.

Avvocato, esperta di storia della cucina e di arte del ricevere, cuoca appassiona­ta e collezioni­sta di testi dedicati alla gastronomi­a. Ha scritto il libro Dizionario irresistib­ile di storie in cucina (2021, Cairo).

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy