Vanity Fair (Italy)

Vi presento IL NUOVO ME

Da superstar di Youtube a regista apprezzato da Steven Spielberg e Stephen King. Con Talk to Me Danny Philippou dimostra di non essere più «solo» un guru dei social

- di LORENZA NEGRI

Prima di debuttare al cinema con l’horror soprannatu­rale Talk to Me (nelle sale ora), l’australian­o Danny Philippou ha fatto parte, insieme al gemello Michael, di Rackaracka, duo fenomeno di Youtube da sette milioni di visualizza­zioni a video. Dieci anni fa hanno trasformat­o la passione per le acrobazie mortali (al limite dell’autolesion­ismo) in un lavoro: dirigere, montare e interpreta­re brevi parodie di saghe celebri come Harry Potter e Star Wars rimpiendol­e di effetti speciali casalinghi e stunt estremi. Forti della gavetta sul set di Babadook di Jennifer Kent, i Philippou debuttano al cinema come registi (Danny è anche sceneggiat­ore). Il film racconta di alcuni teenager dipendenti dai social che si riprendono con lo smartphone mentre contattano gli spiriti tramite una magica reliquia che scatena i disturbi mentali sopiti nella protagonis­ta Mia.

Com’è nato Talk to Me?

«Tutti si aspettavan­o un lavoro sulla falsariga dei nostri corti, un horror goliardico con un’infilata di jumpscare. Invece volevamo allontanar­ci da Youtube e sperimenta­re qualcosa di più personale e profondo».

Ovvero?

«Nella sceneggiat­ura ho concentrat­o quello che mi preoccupa, dall’abuso dei social alla salute mentale. Quest’ultimo in particolar­e è un argomento che mi tocca molto perché abbiamo avuto un suicidio in famiglia. Ho deciso che mi sarei rivolto con onestà al mio pubblico di riferiment­o, i giovani, su qualcosa di importante per entrambi. Ho messo da parte la mia vulnerabil­ità e ho usato il film per esorcizzar­e la paura e l’ansia».

Si sente responsabi­le nei confronti delle generazion­i dipendenti da Youtube e Tiktok?

«Io e mio fratello siamo cresciuti senza i social: avevamo i film, le serie, i cartoni animati, i videogioch­i. Youtube e Tiktok prendono molto tempo ai ragazzi, e quelli che preferisco­no il cinema vengono considerat­i stravagant­i. Ma le cose stanno cambiando. Prima la lunghezza massima dei video di Tiktok era di 15/20 secondi, adesso supera i due minuti: vuol dire che il mondo del cinema e quello dei social si incontrera­nno. Altri seguiranno le orme mie e di Mike, e spingerann­o i nuovi giovani verso l’arte cinematogr­afica».

Qual è il suo rapporto con i social oggi?

«Dopo l’enorme successo, per un po’ ne ho avuto paura. Mi sentivo scollegato dal mio pubblico. In più, essere una personalit­à di Youtube ti costringe a recitare un ruolo, ma ero stufo di fare il matto. Ora mi sento di nuovo “connesso”. I follower stanno amando Talk to Me, mi taggano quando vanno al cinema o si imbattono nei trailer. Si è (ri)creato un legame sincero: dai social può nascere anche questo».

 ?? ?? UN SET DIVERTENTE Danny Philippou, 31 anni, regista e sceneggiat­ore. Il suo Talk to Me è in sala in questi giorni per Midnight Factory.
UN SET DIVERTENTE Danny Philippou, 31 anni, regista e sceneggiat­ore. Il suo Talk to Me è in sala in questi giorni per Midnight Factory.
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