DOVE NASCE LO SCONTRO?
Qual è l’origine dello scontro tra Israele e Palestina? Come scrive il Guardian «dipende a chi lo chiedi». Alcuni partono dall’impero romano, altri da quello ottomano, altri ancora dalla dichiarazione di Balfour del governo britannico nel 1917 per uno Stato ebraico in Palestina. La maggior parte fissa l’inizio nel fallimento del Piano di Ripartizione dell’onu del 1947 per la divisione in due Stati – uno ebraico e uno arabo – del territorio della Palestina sotto mandato britannico. Palestinesi e Paesi arabi vicini lo rifiutarono. Gruppi armati ebraici e palestinesi iniziarono a scontrarsi fino alla dichiarazione d’indipendenza israeliana e la nascita dello Stato di Israele nel 1948, con più territorio rispetto al piano Onu.
1949
Circa 700 mila palestinesi vengono espulsi o fuggono – è l’85% della popolazione araba sul territorio – senza permesso di tornare. Per i palestinesi quell’esodo si chiama «Nakba», o «catastrofe». Gli arabi che scelgono di rimanere in Israele sono discriminati e con diritti limitati.
1964
Una coalizione di gruppi palestinesi fonda l’organizzazione per la Liberazione della Palestina sotto la guida di Yasser Arafat per fondare uno Stato arabo al posto di Israele con la guerra armata.
1967
Israele lancia la guerra dei sei giorni contro Giordania, Egitto e Siria, da cui temeva un’invasione. E occupa la penisola del Sinai e la Striscia di Gaza in Egitto, le alture di Golan in Siria, e la Cisgiordania e Gerusalemme Est in Giordania. Inizia la costruzione di insediamenti ebraici in Cisgiordania.
1987
Prima Intifada, ossia «rivolta»: i giovani palestinesi si ribellarono con lanci di pietre. L’esercito israeliano risponde con arresti. Arafat inizia a considerare il principio della soluzione a due Stati. Nello stesso anno nasce Hamas.
1993
Con la fine della prima Intifada nel 1993, il processo di pace di Oslo vede l’allora primo ministro israeliano, Yitzhak Rabin, accordarsi con Arafat per il «diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione». Non si trattava di accettare ancora uno Stato palestinese, ma la fondazione dell’autorità Nazionale Palestinese, garantendo un autogoverno limitato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. La destra israeliana, guidata dai futuri primi ministri Ariel Sharon e Benjamin Netanyahu, era contro l’accordo.
2000
Fallimento degli accordi di pace a Camp David, e scoppio della seconda Intifada. Durerà fino al 2005 ed è più sanguinosa, sia per gli attentati suicidi di Hamas contro i civili israeliani, sia per la dura ritorsione militare israeliana. Nel 2002 inizia la costruzione del Muro in Cisgiordania.
2006
Nel 2005 Israele si ritira dalla Striscia di Gaza, anche se l’onu ha condannato il suo continuo controllo dello spazio aereo e delle acque territoriali, nonché dell’accesso al territorio. Hamas vince le elezioni e governa la Striscia dal 2006.
Nel frattempo le trattative internazionali per una «Road Map for Peace» falliscono definitivamente nel 2008.
2023
Durante la presidenza Usa di Barack Obama, dal 2009 e per il decennio successivo, falliscono tutti i tentativi di far dialogare Israele e Anp. Nel frattempo si moltiplicano gli attentati di Hamas, e i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele vengono repressi dall’esercito israeliano. Fino al conflitto di oggi, scatenato dall’attacco più massiccio mai sferrato da Hamas contro Israele.