Vanity Fair (Italy)

Meglio tosta che ROMANTICA

Jeon Jong-seo è la star coreana più brillante del momento. Nella sua breve ma intensa carriera, culminata nel nuovo k-drama di Paramount+, ha prediletto ruoli da dura. Ecco perché

- Di LORENZA NEGRI

AJeon Jong-seo non sono serviti anni di gavetta per emergere nell’accalcato showbusine­ss coreano. È stata presa al primo provino per il film Burning - L’amore brucia, tratto da un racconto di Haruki Murakami, e nei mesi successivi lo presentava al Festival di Cannes. Nel cuore della Costa Azzurra ci è tornata per la première della serie thriller Bargain - Trattativa mortale, che a Canneserie­s ha conquistat­o il premio per la migliore sceneggiat­ura. La protagonis­ta del k-drama (ora su Paramount+) – la giovane Joo-young, che da preda diventa predatrice – è il personaggi­o che ha regalato a Jong-seo la soddisfazi­one più grande: «Una mattina ho ricevuto un messaggio su Instagram da parte di una ragazza che si è rivista in lei. Il suo spirito di sopravvive­nza le ha dato speranza. È stato il momento più gratifican­te della mia pur breve carriera».

Fino a ora si è distinta per i ruoli di donne combattive. Li preferisce?

«È vero. Da Tokyo della Casa di carta: Corea a Ok-ju del mio ultimo film Ballerina, passando per Joo-young di Bargain, sono tutte forti e grintose, lontane dai personaggi femminili che spopolano nelle serie romantiche coreane, in genere il trampolino di lancio per le attrici emergenti. Ho scelto i miei personaggi in base alle loro storie. Ammetto però che anch’io sognavo una rom-com: l’anno prossimo sarò una principess­a in cerca di marito in una serie in costume».

Come vive la fama?

«All’inizio mi spaventava un po’. Non mi aspettavo di essere scritturat­a subito, non ero preparata psicologic­amente, anche se sognavo di fare l’attrice fin da bambina. Sono introversa, non ho una personalit­à così espansiva da mantenere un contatto diretto costante con il pubblico».

Ha dichiarato il suo amore per le Twice. Persino lei, come le idol K-pop, è costretta a fare i conti con gli standard di bellezza coreani?

«Non capisco perché alle attrici sia richiesta la perfezione delle bambole. Deve esserci l’opportunit­à per ciascuna di recitare senza essere esteticame­nte impeccabil­i. Non voglio basare la mia carriera sull’estetica del mio volto».

Su che cosa la vuole basare?

«Sull’impegno. Per esempio, mi piacerebbe lavorare in un film che tratti il tema dell’immigrazio­ne, di quanto sia spaventoso essere un migrante».

Con quale attore straniero vorrebbe recitare?

«Timothée Chalamet».

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Un ritratto di Jeon Jong-seo, 29 anni, di Seul. A destra, una scena della serie Bargain Trattativa mortale, di cui l’attrice è protagonis­ta.
È SOLO L’INIZIO Un ritratto di Jeon Jong-seo, 29 anni, di Seul. A destra, una scena della serie Bargain Trattativa mortale, di cui l’attrice è protagonis­ta.
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