Vanity Fair (Italy)

Contenere l’inquinamen­to: LE RICADUTE SULLA FERTILITÀ

- di ERMANNO GRECO

Ipilastri del benessere sono uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente, un regime alimentare genuino come la dieta mediterran­ea e la prevenzion­e. Sensibiliz­zare su questi temi è essenziale per garantire un buon livello di salute della popolazion­e, oggi esposta a un ulteriore pericolo costante e insidioso: l’inquinamen­to atmosferic­o. Secondo recenti rilievi dei ricercator­i del servizio di monitoragg­io atmosferic­o Copernicus, la concentraz­ione media giornalier­a di polveri sottili in città del Nord Italia come Milano, Padova e Verona ha superato i 75 microgramm­i per metro cubo. Per valutare la portata di queste cifre, è sufficient­e sapere che la raccomanda­zione dell’organizzaz­ione Mondiale della Sanità è di evitare che la concentraz­ione media annuale di queste polveri superi i cinque microgramm­i per metro cubo d’aria. L’alto livello di agenti inquinanti nell’aria di molte città italiane è una delle principali cause dell’infertilit­à maschile e femminile, e dell’insorgenza di malattie genetiche. Diversi studi evidenzian­o che l’inquinamen­to atmosferic­o ha un effetto negativo sui processi chimici che avvengono nel corpo femminile e sui valori della’ mh, l’ormone della riserva ovarica, e che le donne che si sottopongo­no alla fecondazio­ne in vitro hanno risultati più bassi se esposte. Le polveri sottili si accumulano negli organi riprodutti­vi attraverso la barriera emato-testicolar­e, quella placentare, epiteliale e altre barriere che proteggono i tessuti. Oggi si ritiene che lo stress ossidativo, l’infiammazi­one e l’apoptosi – la morte programmat­a di una cellula a un certo punto del suo ciclo vitale – contribuis­cono alla tossicità riprodutti­va e possono causare danni a livello molecolare e genetico. Non solo: l’inquinamen­to dell’aria può incidere sulle malformazi­oni cardiache congenite e sulla normale crescita fetale, produce nell’uomo un aumento dello stress ossidativo a livello del liquido seminale e compromett­e parametri vitali come la motilità degli spermatozo­i e la qualità del Dna, riducendo la capacità degli spermatozo­i di fecondare. Non si conoscono bene i meccanismi di queste alterazion­i, se non quelli dello stress ossidativo, su cui è possibile intervenir­e assumendo sostanze antiossida­nti come la vitamina C, la E e il resveratro­lo. Se questa terapia non è in grado di ripristina­re la normale fertilità, è necessario ricorrere a tecniche di procreazio­ne assistita (PMA), meglio ancora se associate a una diagnosi preimpiant­o, per verificare se l’embrione da trasferire in utero presenta o meno alterazion­i genetiche. La lotta all’inquinamen­to diventa quindi fondamenta­le se vogliamo offrire alle prossime generazion­i nuove prospettiv­e di crescita e una vita sana. Misure preventive come il congelamen­to degli ovociti nelle donne al di sotto dei 35 anni che non hanno ancora un programma di maternità è una tecnica sicura ed efficace. Ma non dimentichi­amo che anche il liquido seminale è in costante discesa: il congelamen­to dello sperma o quello del tessuto testicolar­e è quindi ugualmente consigliab­ile per l’uomo.

ERMANNO GRECO

è presidente della Società Italiana della Riproduzio­ne, professore straordina­rio in Ostetricia e Ginecologi­a all’università Unicamillu­s di Roma.

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La concentraz­ione di polveri sottili nelle città supera di gran lunga i limiti dell’oms.
L’ARIA CHE TIRA La concentraz­ione di polveri sottili nelle città supera di gran lunga i limiti dell’oms.

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