Vanity Fair (Italy)

PENSIERO GREEN

I MATERIALI CERTO, MA ANCHE LA FILIERA E L’ENERGIA CONSUMATA PER LA PRODUZIONE: QUANDO IL DESIGN PUÒ DIRSI ECO?

- DI VALERIA VANTAGGI

La domanda di partenza è sempre la stessa: come si può rendere un prodotto più sostenibil­e? Che sia un tavolo, una sedia, un tappeto o una poltrona non importa, per il brand Connubia il progetto si avvia solo se il risultato può avere un’anima green. «In azienda abbiamo degli indicatori interni e diamo un numero, da 0 a 100, composto da una serie di valutazion­i: qual è il materiale, se il prodotto si può disassembl­are, quanto è lunga la filiera, quanta energia è stata usata per realizzare quel pezzo, quant’è l’ingombro dell’oggetto da trasportar­e e via così, con tutta una serie di fattori analizzati. Marchiamo l’articolo con un “I am green” se raggiunge almeno 70 come punteggio». Massimo Cian (nella foto sopra), brand manager di Connubia, si occupa della produzione oltreché della parte strategica e commercial­e, perché è solo nella visione di insieme che un pezzo di design può dirsi più o meno sostenibil­e. «Bisogna anche essere realistici perché noi abbiamo una produzione industrial­e e dobbiamo tenere d’occhio il prezzo finale. In giro ci sono progetti bellissimi, ma che non potrebbero essere sviluppati sui grandi numeri e la sfida è invece proprio quella. Per fortuna oggi anche le multinazio­nali si stanno muovendo ed è più facile creare sinergie virtuose». E così, per esempio, la premiatiss­ima poltrona Reef è imbottita con vecchi materassi e poliuretan­o recuperato dai sedili delle auto: «Ci siamo appoggiati a una start up, che macina, sanifica e compatta ciò che poi può servire di nuovo per creare altro». La ricerca non finisce mai: «E ora», continua Massimo Cian, «dopo i nostri nuovi piani in Eco-stone, il materiale ricavato dal recupero della vetroresin­a, abbiamo realizzato una scocca in tetrapak riciclato: nessuno sa mai dove buttarlo (carta? plastica?) e noi abbiamo trovato il modo per farne un pezzo di design rivoluzion­ario».

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Dall’alto, le sedie Abby in plastica 100% riciclata; le poltrone Reef in svariati colori e, qui a sinistra, la sedia Zero con tutti i componenti sostituibi­li. Tutto Connubia.
PEZZO PER PEZZO Dall’alto, le sedie Abby in plastica 100% riciclata; le poltrone Reef in svariati colori e, qui a sinistra, la sedia Zero con tutti i componenti sostituibi­li. Tutto Connubia.
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