I WEEKEND A TESTA IN SU
LA VIE EN JAUNE
«La vita in giallo», potremmo canticchiare percorrendo questo viale con vista sul Louvre, magari con una baguette jambonbeurre in una mano e un bicchiere nell’altra (champagne «di un piccolo produttore di nicchia», ovvio: provate Paul-etienne Saint Germain). Facile sentirsi come uno dei re che abitò il palazzo, perché Parigi è sempre una buona idea, ma adesso è pura magia, anche di colori. Qui siamo alle Tuileries,e le poltroncine di ferro, patrimonio nazionale, sono il posto migliore per alzare lo sguardo e godersi il giallo oro e l’ocra dei gelsi. Girovagando a testa in su, rischierete di fare l’alba: nel caso, fermatevi al 63 di rue Galande: il petit džjeuner del nuovo café Chanceux è già sulla bocca di tutti.
SCUSI, LA PANCHINA MIGLIORE?
Peccato, anzi, fortuna, che le folle Instagrammaniac viste la scorsa estate si sono diradate, perché il momento più fotogenico, anche a Roma, è proprio questo. Ma dove andare? Tutto dipende dallo stato d’animo. Sul Lungotevere, con i rami che in certi tratti si piegano in un tunnel di foglie, può essere malinconico, quasi decadente (punti migliori: da Ponte Milvio a quello dell’industria), al Foro Romano invece sarà come entrare in un dipinto, una di quelle vedute ottocentesche in cui accanto alle colonne millenarie pascola sempre qualche pecora. Ma il meglio secondo noi è il Parco degli Acquedotti. Qui siamo nel puro cinema (Fellini e Sorrentino ci sono passati...). Procedendo tra fughe infinite di archi, sentieri, acqua, troverete spazio, orizzonti nuovi e un arcobaleno di foglie. Cercate la panchina migliore e fermatevi semplicemente lì, contemplando i Pantone.
ROSA, BIANCO, CIOCCOLATO
In pochi ci fanno caso, ma una delle popolazioni di alberi urbani più grande in Europa vive a Berlino. Il punto di partenza è ovviamente il Tiergarten, il gigantesco parco a Ovest della Porta di Brandeburgo. Costellato di gustosi chioschi di salsicce arrostite, utili anche per scaldarsi le mani, ha soprattutto latifoglie, per cui aspettatevi un vivace sfumato giallo e rosso. Ma l’emozione più grande secondo noi si prova percorrendo l’ultimo tratto della Friedrichstrasse: guardando oltre il fiume appariranno nuvole di alberi, di un rosa spettacolare, quasi viola. Ma attenzione, siamo a Nord: il tempo di una cioccolata nello stupendo giardino d’inverno della Literaturhaus (Fasanenstrasse 23) e potreste ritrovarvi nel bianco totale, succede. Allora sarà ancora più bello.