Vanity Fair (Italy)

La mia famiglia È MATRIARCAL­E

Nell’ultimo kolossal di Martin Scorsese, Lily Gladstone dà voce al suo popolo. E a un amore

- Di ALESSANDRA DE TOMMASI

Ci vorrebbero più Leonardo Dicaprio a questo mondo!». Lily Gladstone dice più o meno questo, quando le si chiede che effetto faccia essere la moglie del divo, anche se solo per esigenze di copione. L’attrice 37enne (fino a poco fa semisconos­ciuta) interpreta Mollie nel film Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese. Il kolossal da 200 milioni di dollari, in anteprima allo scorso Festival di Cannes e tratto dal libro Gli assassini della terra rossa di David Grann, arriva il 26/1 su Prime Video. Racconta di come all’inizio del secolo scorso i nativi Osage siano stati massacrati dai bianchi che si volevano appropriar­e del loro territorio ricco di petrolio. Un uomo con poca spina dorsale, Ernest (Dicaprio), manipolato dall’avido zio William Hale (Robert De Niro), sposa Mollie, una delle donne più influenti e colte della riserva, ma quello che sembra un matrimonio combinato finisce per funzionare. Lily Gladstone, con un passato da ballerina e da artista di strada, ha studiato recitazion­e al college dopo l’istruzione nella tribù dei Piedi Neri, a cui si è rivolta stringendo al petto la statuetta del Golden Globe, vinta per questo ruolo, che dice di aver ricevuto quasi per magia.

Tornando a Dicaprio: che cosa lo rende il miglior partner sul lavoro?

«Quando l’ho incontrato la prima volta mi tremavano le mani, però non potevo comportarm­i da fan: la posta in gioco era troppo alta.

Sul set il rapporto era alla pari. Non so se si è reso conto di quanto sia stato importante il suo ruolo per le popolazion­i come la mia. Il mondo ha bisogno di esseri umani integri e di profession­isti sensibili, capaci di dare voce e rappresent­azione a coloro che non ce l’hanno».

A chi si è ispirata per dare credibilit­à a Mollie?

«A mia nonna, che è scomparsa due estati fa. Era tenace, decisa, devota alla famiglia e dalla fede incrollabi­le. Si muoveva con grazia e regalità in una società matriarcal­e, dove le donne possedevan­o beni e potere».

Come ha trovato l’incastro perfetto con Dicaprio?

«Leo è uno che improvvisa tanto, io reagivo restando ferma e osservando. Sulla carta sembrava che il legame tra Ernest e Mollie fosse impossibil­e, viste le mire di lui, invece sia gli Osage sia i due figli della coppia hanno confermato l’autenticit­à del rapporto».

Che cosa vi hanno raccontato?

«Che i loro genitori vivevano praticamen­te in simbiosi, stavano quasi sempre insieme, si divertivan­o in un modo tutto loro prendendos­i cura l’uno dell’altra. Quando l’fbi iniziò le indagini sulla strage degli Osage, Ernest finì in prigione, ma il figlio rimase comunque in contatto con lui e l’uomo, una volta rilasciato, continuava a partecipar­e alle riunioni della tribù».

Lei viene da quella dei Piedi Neri, quindi prima delle riprese non conosceva la lingua Osage. L’ha preoccupat­a questa sfida?

«Assolutame­nte, ma per me è stato un onore mostrare la vera comunità e sono davvero grata che mi sia stato concesso».

Con chi ha festeggiat­o il Golden Globe e chi le sarà accanto nei prossimi appuntamen­ti?

«Ho una miriade di cugini con i quali si fa festa sempre alla vecchia maniera. Comunque, essendo figlia unica, devo tutto ai miei genitori: mi hanno protetta e incoraggia­ta, ripetendom­i che non c’era niente che non potessi fare. Quindi sono loro a meritarsi il grazie più grande».

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Lily Gladstone, 37 anni. Sopra, insieme a Leonardo Dicaprio, 49, in una scena del film Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.
MIO MARITO LEO Lily Gladstone, 37 anni. Sopra, insieme a Leonardo Dicaprio, 49, in una scena del film Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.
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