Una carica d’energia (solare)
Bastano dieci secondi di luce – naturale o artificiale – per farlo ripartire. Non a caso, è l’orologio perfetto per chi ama lo sport e le avventure all’aria aperta. Senza rinunciare allo stile
Un orologio per gli amanti del mare e dell’avventura, uomini e donne che apprezzano lo sport e le sfide all’aria aperta: è questa l’idea che, nel 1978, porta Jack Heuer a creare l’antenato del moderno Aquaracer. Così, dopo aver affrontato anche le condizioni più estreme, è stata una conseguenza logica che, due anni fa, la maison scegliesse proprio questo modello, nato per vivere in mezzo alla natura, per offrire un orologio Solargraph, ovvero capace di ricaricarsi grazie al sole o alla luce artificiale. Addio dunque al problema delle batterie: da scarico, bastano solo 10 secondi per farlo ripartire, due minuti per caricarlo per un giorno e 40 ore per garantirsi un pieno funzionamento fino a 10 mesi al buio. Una caratteristica che piace molto alle donne, alle quali la maison ha appena pensato con tre Aquaracer Professional 200 Solargraph
nella nuova taglia da 34 mm, che conserva tutti gli elementi distintivi di questa famiglia: lunetta girevole unidirezionale, corona a vite, resistenza all’acqua fino a 200 metri, marcature luminescenti, cristallo di zaffiro e una doppia chiusura di sicurezza del bracciale. Oltre all’aspetto più funzionale, Tag Heuer ha pensato anche a vestire questo modello con i colori più di tendenza: dal classico blu Tag Heuer al polar blue,
tra l’azzurro e il verde acqua.
Ma per le amanti dei dettagli preziosi, sono ora disponibili anche tre versioni con quadrante in madreperla (con e senza diamanti), realizzate vincendo una sfida unica: per sfruttare l’energia solare, infatti, la tecnologia Solargraph richiede una semitrasparenza.