Ritorno all’essenza
Colori naturali, modelli senza stagione e materiali nobili: è il momento di una moda più autentica e consapevole. Come sa bene un brand made in Italy costruito intorno al cashmere
Ho la sensazione che il consumatore di oggi abbia voglia di essere più che apparire, di indossare capi comodi e versatili che funzionino sia in ufficio che nel tempo libero, quel tempo di cui ci siamo riappropriati e che ci fa connettere con la vita in campagna e all’aria aperta».
Giulia Sartini, direttore creativo di Falconeri, spiega così la nuova collezione del brand, che ha per protagonista la maglieria in cashmere ultrafine (rigorosamente dai pascoli della Mongolia), declinato in versione leisurewear. Tute con cappuccio, gilet imbottiti, cardigan a trecce «rappresentano il nostro dna, non una tendenza del momento», prosegue la designer. «Non facciamo fast fashion e cerchiamo ogni stagione di rinnovarci proponendo dettagli che catturino l’attenzione del cliente, restando però fedeli al nostro gusto». Uno stile sobrio, mai banale, ma inconfondibile. Capi che trascendono la stagionalità e anche il genere: «Io indosso spesso maglioni maschili e ho amici che usano cardigan da donna. Questa stagione abbiamo puntato sulla palette dei naturali e giocato con il bicolore: beige e cammello, ribattezzati Vaniglia Light e Rhum, sono resi contemporanei da un tocco di azzurro Oceano». Ci sono i classici smanicati reversibili perfetti per la mezza stagione e una nuova proposta più grintosa che è già bestseller: il biker 100% cashmere, in versione chiara oppure nell’iconico nero. «Ci siamo voluti spogliare dell’eccesso, delle frivolezze e tornare a una moda più autentica oltre che consapevole. Certo, il cashmere è un bene rifugio, un investimento, ma come tutti i buoni investimenti – posso assicurarlo – dura nel tempo».