Il tempo è rock
Un cronografo in edizione limitata celebra la collaborazione tra i Depeche Mode e una famosa maison svizzera. In nome dell’ambiente
Ci sono incontri che cambiano il destino delle persone, che permettono di trovare valori comuni e iniziare un cammino congiunto. Nel caso di Hublot e dei Depeche Mode, il cammino dura da 14 anni. «Tutto è nato per caso, a Praga nel 2010», racconta a Vanity Fair Martin Gore, che con Dave Gahan costituì la mitica band di rock elettronico. «Ci uniscono l’età – perché sia i Depeche Mode, sia Hublot sono nati nel 1980 – e l’estetica: un connubio di volumi decisi e grafiche aggressive». Per ogni tour, nasce un’edizione limitata firmata Hublot. A Berlino è stato presentato il cronografo Spirit of Big Bang Depeche Mode, in occasione del lancio del nuovo tour mondiale, intitolato Memento Mori come l’ultimo album. Memento mori dei soldati romani, che dovevano ricordare la loro mortalità anche dopo i trionfi in battaglia, e memento mori nell’accezione dell’arte seicentesca, nella quale il concetto veniva rappresentato da un teschio, spesso posizionato accanto a uno strumento di misurazione del tempo, che sempre fugge. Ma che cos’è il tempo oggi? «Qualcosa fuori dal nostro controllo», risponde Ricardo Guadalupe, ceo della marca svizzera di alta orologeria, «personalmente lo sfrutto per imparare sempre cose nuove». «L’obiettivo è cercare di trarre il meglio da ogni istante di vita. Ricordandosi di rispettare se stessi e il mondo in cui abitiamo», replica Martin Gore. Non a caso, dal sodalizio fra i Depeche Mode e Hublot nasce anche l’impegno per il pianeta. Già in passato si sono uniti per la lotta allo spreco d’acqua, oggi lanciano il sostegno a Conservation Collective, network globale di fondazioni locali che si occupano di ripulire gli oceani dalla plastica con azioni mirate sul territorio. E l’orologio? Indubbiamente rock, con un teschio, racchiuso in una clessidra.