Il ganzo trionfo della fantasia
Creativa e imprevedibile, Eleonora Riso, vincitrice di Masterchef 13, racconta in un libro la sua avventura dove «il punk incontra la padella»
Voglio capire bene chi sei tu». «Prima dovrei capirlo io, sono ancora in alto mare». Questo è stato il primo scambio di battute tra il giudice Giorgio Locatelli e l’aspirante concorrente Eleonora Riso, proclamata dopo 24 puntate vincitrice di Masterchef 13. E ora esce il suo libro di ricette dedicato «ai ribelli, ai timidi, agli sperimentatori audaci, agli osservatori, ai pionieri, ai pensatori, agli impulsivi, ai folli, ai romantici, ai cuochi improvvisati, ai cuochi». Insomma, a chi si sente come lei, così creativa, spontanea, geniale se pure a tratti impacciata, insicura ma perseverante nell’inseguire un sogno, e per questo amata dal pubblico e dal mondo dei social. Per Eleonora è l’inizio di un’avventura gastronomica dove «il punk incontra la padella e il palato diventa la pista da ballo per una danza scatenata», la cucina un laboratorio per divertirsi, sperimentare idee, vivere le emozioni e i luoghi lontani, fino a oggi solo immaginati, attraverso piatti «ganzi», i profumi e le spezie. E dove «la curiosità diventa la bussola che ci guida verso nuove frontiere gastronomiche».
Nelle 80 ricette del libro, divise in otto percorsi gustativi, svaniscono le frontiere delle cucine, e i sapori del mondo, soprattutto d’oriente, si fondono con le tradizioni italiane, in particolare toscane (la chef è originaria di Livorno). Così, alla finale, i piatti Nonno Umami (carta di riso, carote, barbabietole, acciughe, wasabi), Fiume sacro (shao mai con patate, trota di fiume, pompelmo e dashi), Pelle ribelle (anguilla, cipolle e albicocche) e Mochi = grande fortuna (cocco, cardamomo, tè matcha e sfere di tapioca) sono riusciti a conquistare i giudici, che l’hanno decisamente capita. E lei è approdata nel suo nuovo mondo.